L'ultimo film che ho visto, Il Cineplex di Comicus, VIII Capitolo
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QUOTE (manu_ramone @ Giovedì, 17-Gen-2019, 21:40) | QUOTE (bgh @ Giovedì, 17-Gen-2019, 20:27) | Le streghe son tornate è IL film che gli americani non produrrebbero mai al giorno d'oggi, nell'epoca del #metoo, tanto è misogino e maschilista. Tutte le donne della pellicola sono fondamentalmente delle pazze assassine Certo gli uomini protagonisti non ci fanno proprio una bellissima figura, ma quantomeno sono simpatici e non sono dipinti come degli invasati |
Non arriverei a definirlo misogino, in effetti entrambi i sessi fanno una ben magra figura. Pensa che io ci avevo visto invece una presa in giro del machismo spagnolo tanto spavaldo ma in realtà terrorizzato dal femminismo degli ultimi anni. A proposito di donne, il buon vecchio Alex s'è sposato con Carolina Bang, l'attrice che in questi due film ha interpretato rispettivamente l'acrobata e la strega giovane. Chiamalo scemo |
Dici? A me aveva dato quell'impressione, trovo che il film sia nettamente più schierato contro le donne che contro gli uomini. Comunque molto, molto divertente, non ci piove. Quanto all'attrice... No, decisamente il regista non è un fesso
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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A) "BUMBLEBEE" (2018) di Travis Knight: Quel che si dice un ottimo spin-off di una serie di film sui Transformers non propriamente riusciti, griffati Michael Bay. E' stata una bella sorpresa ambientare il tutto nehli anni'80, come belli sono anche i look delle macchine robot, rigorosamentecomew nei cartoni degli anni'ì80. Fra lo Spielberg di E.T. e l'Herbie disneyano e oltre. brava la protagonista Heilee Sainfield, figlia del terzo millennio, che ha saputo calsarsi bene nei panni di un'adolescente degli anni'80, commovente Bumbleblee, alias l'Autobot Maggiolino. B) "AQUAMAN" (2018) di James Wan: Non un capolavoro del genere cinecomic, ma almeno segna la definitiva (?) svolta dei film DC verso prodotti più fruibili anche ai non addetti ai lavori. Certo non mancano i momenti trash e certi FX acquatici risultano un pò troppo computerizzati, per i miei gusti, ma vedere Momoa in costume verde e arancio dei fumetti fa più effetto che vederlo a torso nudo e con la pelle tatuata. C) "RALPH SPACCA INTERNET" /2018) : Divertente sequel del film disneyano sugli eroi di videogame degli anni'80/90 del 2012, con una coppia di personaggi, Ralph e Vanellope, che non saranno Shrek e la primicipessa Fiona, ma sanno essere divertenti, come loro, e sanno impartire delle belle lezioni sull'amicizia. Avete notato che è uno di quei rari filmi Disney, senza un vero e proprio cattivo? Non so se siano più azzeccate le comparsate di Giangeff e Chun Li da "STREET FIGHTER II", o dei soldati cloni dell'impero del male di "STAR WARS", o di Stan Lee e Baby Groot, o delle principesse Disney. Divertente la seconda sequenza dopo i titoli di coda. D) "BENVENUTI A MARWEN" (2018): Il nuovo capolavoro di Robert Zemeckis, sospeso fra finzione e drammatica realtà. Il regista riprende temi già visti in "RITORNO AL FUTURO" e "FORREST GUMP", aiutato da uno Steve Carell in doppia parte e in stato di grazia. Non capisco il flop in patria, ma cosa pretendevano gli americani che il film fosse incentrato solo sulle bambole che combattono altre bambole naziste? E) "SUSPIRIA" (1977): Non avevo mai visto il capolavoro di Dario Argento del 1977 e grazie a RaiPlay ho colmato questa mia mancanza. Davvero un bell'horror con una Mater Sospirirourum indimenticabile e un dimenticabile Miguel Bosé che fa il giovane ballerino. Alida Valli si pappa tutto il cast femminile e maschile, con la sua diabolica bravura. F) "ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE" (1984): Un incrollabile cult degli anni'80 che ha fatto nascere il trio Kathleen Turner/Michael Douglas/Danny de Vito firmato da Robert Zemeckis. G) "SONO DIVERSA...MI CHIAMO BIG ZAPPER" (1973) di Linday Shonteff: Stravagante avventura di una detective privata inglese, Harriett Zapper, detta Big Zapper, interpretata dalla bionda Linda Marlowe, fra boss del crimine psicotici, specializzati in racket della prostituzione e spaccio di denaro falso, da debellare, giovani ricconi da ritrovare, vecchi miliardari da salvare da picchiatori, killer e, addirittura, samurai giapponesi e inutili partner sessuomani con cui far l'amore...Praticamente "CITY HUNTER al femminile, dove il partner della protagonista, è arrapato come Ryo Saeba e lei, Harriett Zapper, è un'abile pistolera che ci sa fare (male) anche col karate e che ha un carattere alla Kaori/Kreta. Visto sia in versione italiana, tratta da una vecchia VHS 38 magnum (praticamente presa di sana pianta dalla pellicola, con diversi tagli stile Grindhouse) che include anche scene di nudo femminile, che in inglese (più completa rispetto alla versione italiana, ma priva dei simpatici stacchetti "erotici" fra Harriett e il suo simpatico amichetto, che erano compresi nella versione italiana tagliata). H) "THE SWORDSMAN - ZAPPER'S BLADE OF VENGEANCE" (1974) di Lindsay Shonteff: Sequel del film precedente, ma senza gli aspetti alla City Hunter ante-litteram e le simpatiche trovate osè del socio sessuamane, rimpiazzato stavolta da un buffo cinese esperto di kung fu...Un film inglese dove l'eroina salva il suo giovane cliente dalle mire del fratellastro, un folle spadaccino che vuole i soldi di famiglia tutti per sé. Visto solo in lingua originale, ma decisamente meno divertente del primo, anche se sempre splatter nei punti giusti. Marco "Doc Ock" Poggi
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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Bohemian Rhapsody. Non sono un grande fan dei Queen, anche musicalmente non mi dispiacciono. Però non conosco aneddoti, biografia del gruppo e avrò sì e no ascoltato per intero il 20% della loro produzione. Il film mi è sembrato un tentativo abbastanza interessante, ma non del tutto soddisfacente, di raccontarci l'uomo dietro il mito di Freddie Mercury. Sono buttate nella storia tutta una serie di cose (la figura della moglie, le feste, l'influenza dell'amico, l'incontro con l'altro amico, la malattia, il rapporto con le sue origini e la famiglia, la solitudine) e si salta dall'una all'altra senza approfondirne veramente nessuna, tanto che inizia a sembrarti la sua caratterizzazione un puzzle in cui è difficile districarsi. Non sono in grado di valutare la performance dell'attore con la protesi dentaria perché di live dei Queen ne ho visti pochi, in generale mi è sembrato bravo sia lui che gli altri membri del cast nel cercare di creare una connessione empatica e le "emozioni" mi sembrano esplicate bene, è solo che come dicevo sopra ci sono tante, troppe tematiche che non riesco a comporre assieme per avere un'immagine definita di lui. Poi ci sono alcuni dialoghi che mi sembrano un po' troppo da "ragazzi stiamo facendo la storia" e mi sono chiesto se a parlare fossero davvero i personaggi nella scena o biografi e avvocati del gruppo a suggerire la frase migliore per far apparire in una buona luce ora questo ora quel conoscente di Freddy. Qualcosa di buono c'è nei momenti "concerto", in cui effettivamente si condivide con gli altri spettatori in sala la percezione di star cantando tutti insieme o di essere lì, però mi sembra il minimo sindacale.
Però mi ha fatto venire voglia di approfondire la biografia del cantante e di ascoltarmi qualcosa, anche se non so se questo voglia dire che sia merito del film o una sua mancanza.
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Will Gaiman |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Kagehisha @ Domenica, 20-Gen-2019, 07:29) | Ghost in the shell (2017) E' un film mediocre dalla prima all'ultima inquadratura/battuta. Il fascino misterioso e ermetico del primo film si perde del tutto senza che ci si guadagni da altre parti. Anche l'impianto visivo è sorprendentemente al di sotto delle aspettative, il world building ha qualcosa di dozzinale, di stravisto, l'immagine è affollata senza essere suggestiva, la fotografia senza infamia e niente di più. Sopratutto ll casting e i costumi/trucco sono pessimi, e a parte Kitano (che dove lo metti sta) non c'è un attore che non sembri ridicolo. Anche le sequenze d'azione perdono il confronto con l'originale: qui sono le solite matrixxate tirate un pò troppo a lungo, lì erano tanto brevi quanto folgoranti. D'altra parte l'estetica di matrix che ha contagiato il cinema seguente viene da quelle parti lì. |
Io proprio ieri mi sono rivisto l'originale di Oshii. Lo so quasi a memoria ma rimane comunque una bomba clamorosa. Puro cinema nella sua capacità di raccontare il superamento della carne e l'ascensione a una nuova forma superiore puramente attraverso le immagini, le scelte registiche e la fotografia. Il remake, mediocre come film a se, perde sotto tutti i confronti nonostante un budget superiore e la buona CGI. Ci sarebbero troppe cose da dire, l'accostamento tra protagonisti e la città, l'uso delle ombre, la simbologia legata ai pesci... Basterebbe fare un raffronto su come viene utilizzata l'invisibilità nei prologhi di questo film e del remake per far capire come Rupert Sanders ha visto le immagini ma non le ha capite. E le musiche di Kanji Kawai
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Bono Vox |
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Onslaught
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in merito a Bohemian Rhapsody, ammetto di non averlo ancora visto, quindi ne parlerò a sproposito sorry, ma dai commenti che ho letto ed ascoltato mi pare di aver capito che è un film per famiglie, una sorta di film Disney, un volemose bene a tutti i costi, quindi mi azzardo dire che fare un film del genere su una qualsiasi band rock, pop, metal etc. è sbagliato perchè è noto che tra droga, sesso, scioglimenti, reunion, problemi personali, morti premature etc. ci sarebbero argomenti per fare dei film molto interessanti non delle favole per famiglie... esempio il bellissimo Control di Corbijn
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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QUOTE (Bono Vox @ Domenica, 20-Gen-2019, 06:01) | in merito a Bohemian Rhapsody, ammetto di non averlo ancora visto, quindi ne parlerò a sproposito sorry, ma dai commenti che ho letto ed ascoltato mi pare di aver capito che è un film per famiglie, una sorta di film Disney, un volemose bene a tutti i costi, quindi mi azzardo dire che fare un film del genere su una qualsiasi band rock, pop, metal etc. è sbagliato perchè è noto che tra droga, sesso, scioglimenti, reunion, problemi personali, morti premature etc. ci sarebbero argomenti per fare dei film molto interessanti non delle favole per famiglie... esempio il bellissimo Control di Corbijn |
L'idea dei produttori, che sono due dei Queen, era quella di non mostrare un Freddy sofferente che lotta contro la malattia, per questo il film si chiude molti anni prima della sua morte.
Marco "Doc Ock" Poggi
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Marco Poggi
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tom sawyer |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (Kagehisha @ Domenica, 20-Gen-2019, 23:05) | Creed Pensavo peggio. Sono un fan solo del primo Rocky, il resto per me è monnezza senza se e senza ma. |
Concordissimo. Conosci' "Jawbone"? Posto quanto ne ho scritto in un altro forum... 2017 Jawbone di Thomas NapperLa piu' classica delle classiche storie di riscatto attraverso il pugilato, dove la meta finale e' giusto riuscire a essere una persona normale e non un bestione semi-ritardato. Un Rocky senza nessuna Adriana: l'unica donna e' irrimediabilmente perduta e si vede solo in foto. Film molto inglese di un'asciutezza e anti-retorica commoventi. Non ne manca uno di stereotipi del sottogenere, ma sono tutti spogliati e disennescati, ridandogli cosi' senso e intensita'. Clamoroso l'incontro finale (l'unico del film, per altro), grandissimo pezzo di cinema a livello di Scorsese, Huston e Mann. Non lo si trova sottotiltolato (almeno io non l'ho trovato), avro' capito meta' dei dialoghi bofonchianti, ma e' un film di sguardi e corpi non di parole. E poi quando hai facce come quelle qui sopra che ti serve capire? Dice piu' un film cosi', su un certo buio dei nostri tempi, che tanti film predicatori e di denuncia. Bello, bello. Ma bello, eh. ----------------------------------- C'entra niente, ma nella stessa pagina avevo postato anche questo, se interessa... 1976 The Bad News Bears di Michael RitchiePoco noto da noi, molto famoso oltreoceano, con sequel e una serie tv ispirata. Film sportivo per ragazzi che segna un piccolo grande spartiacque e la cui influenza si estende fino ai giorni nostri su roba come "Stranger Things". Da qui infatti viene quel modo di raccontare la pre-adolescenza togliendo lo sguardo adulto e mostrando dei ragazzini se non veri plausibili, settando il film alla loro altezza (anche se poi il protagonista e' Mattahu). Cristalizzando anche i luoghi comuni del sotto-genere: il ciccione, il nerd, quello con l'erre moscia, il simpatico, il teppistello, lo sfigato, il lingualunga e (ovviamente) la ragazzina che porta scompiglio nel microcosmo maschile*. Mai credo si era sentito e, a pensarci, forse mai piu' si sentira', un film per famiglie con protagonisti ragazzini con una tale concentrazione di "fuck", parolacce assortite, dialoghi e comportamenti scorretti. Sotto la classica morale sportiva "l'importante non e' vincere, ma partecipare" c'e' uno sguardo disilluso e malinconico e quell'elegia dei perdenti tipici di quegli anni. Imperdonabile che il solitamente ottimo Linklater ne abbia fatto un inutilissimo remake. * "Siamo gia' pieni di ebrei, negri, messicani, finocchi e ritardati... e adesso: una femmina!""Prendi la mazza, cretino!"
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