MML e stravolgimenti alla M.I., cambio formati/prezzi/catch-up
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Asterix
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QUOTE (Kolok @ Mercoledì, 19-Set-2018, 07:41) | QUOTE (Neutral Avenger @ Martedì, 18-Set-2018, 17:35) | QUOTE (Marvelous @ Martedì, 18-Set-2018, 10:19) | -e non ultimo rapporto prezzo/numero di pagine che scende vertiginosamente da 80pp/€ 3,90 a 24pp/€ 2, fate voi i conti. |
... Però le altre testate costano € 3,95 x 72 pp.
Come si dice se Atene piange, Sparta non ride.
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Io a dire il vero ho visto su Anteprima che LV e SUP passerebbero alla iperbolica cifra di € 4,50 per le canoniche 72pagine Follia, anche perchè dentro a SUP c'è oggettivamente di questi tempi merxx ad essere buoni |
Per SUP intendi Superman, il miglior spillato supereroistico in edicola oggi? 4,50 se le merita tutte. In ogni caso tornerà mensile tra qualche mese, quindi tanto meglio.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (Cap.Crumb @ Giovedì, 20-Set-2018, 13:59) | QUOTE (nottolone66 @ Mercoledì, 19-Set-2018, 11:32) | Esatto! Ma tutto questo con gli anni si è perso. Adesso gli spillati sono asettici quanto i volumi... |
questo potrebbe essere uno spunto interessante
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Ma se è stato detto più e più volte in questa discussione ...
Se tutti i tuoi sforzi economici ormai guardano alla libreria come modello di sviluppo, il futuro volenti o nolenti è in volume e lo spillato scomparirà.
Lo spillato aveva senso in un mondo in cui ancora si sperava (anzi, si lavorava PER) vendere fumetti Marvel a tutti, non solo ai fan in pre-order.
E le lettere? Facevano parte di quel mondo.
Pym dice lo spirito del tempo... e allora che spirito eccellente doveva essere... io ricordo che sui FQ potevi trovare discussioni (no, non posta singola ma anche vere e proprie saghe di botta e risposta tra lettori tra un numero e l'altro) che facevano analisi CRITICHE delle storie e che spesso menzionavano la situazione politica italiana o internazionale.Lettere sulla questione palestinese, lettere sulla paura dell'allora nascente Lega (erano gli anni 90), lettere sul razzismo, sulla dittatura e la democrazia.
Molti diranno che la mia è semplice nostalgia, ma è veramente troppo banale. Io non ho alcuna intenzione di rimpiangere quando avevo otto anni, sto meglio ora. Ma mi piacerebbe rivedere quell'APPROCCIO da parte dei lettori. Quell'amore che non era solo frutto di ordini in casella, di abitudini ma di vera e propria fascinazione artistica e di capacità dei contenuti di stimolare il lettore.
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Jenny |
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Divoratore di Mondi
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QUOTE | E le lettere? Facevano parte di quel mondo.
Pym dice lo spirito del tempo... e allora che spirito eccellente doveva essere... io ricordo che sui FQ potevi trovare discussioni (no, non posta singola ma anche vere e proprie saghe di botta e risposta tra lettori tra un numero e l'altro) che facevano analisi CRITICHE delle storie e che spesso menzionavano la situazione politica italiana o internazionale.Lettere sulla questione palestinese, lettere sulla paura dell'allora nascente Lega (erano gli anni 90), lettere sul razzismo, sulla dittatura e la democrazia.
Molti diranno che la mia è semplice nostalgia, ma è veramente troppo banale. Io non ho alcuna intenzione di rimpiangere quando avevo otto anni, sto meglio ora. Ma mi piacerebbe rivedere quell'APPROCCIO da parte dei lettori. Quell'amore che non era solo frutto di ordini in casella, di abitudini ma di vera e propria fascinazione artistica e di capacità dei contenuti di stimolare il lettore. |
Eh, ma il punto è che sei tu a non cogliere lo spirito del tempo, passato ed attuale. Cosa c'entra l'approccio dei lettori? I lettori di inizio anni '90 scrivevano lettere ai "giornalini" unicamente perché non avevano nessun altro modo per esprimere qualcosa in merito alle storie che leggevano o agli eventuali collegamenti con gli eventi reali. Ora invece non ne hanno necessità, perché semplicemente possono farlo su internet, in decine di modi e di "luoghi" diversi, con tempi più rapidi e con una maggiore possibilità di confronto. L'approccio che desideri tu c'è ancora, ma è normale non trovarlo nelle pagine stampate della posta, che semmai è strano continuino ad esistere; hanno totalmente perso di utilità. Ma se vuoi puoi sempre scriverle tu le lettere che parlino di cose di cui tutti già parlano altrove...
QUOTE | Se tutti i tuoi sforzi economici ormai guardano alla libreria come modello di sviluppo, il futuro volenti o nolenti è in volume e lo spillato scomparirà.
Lo spillato aveva senso in un mondo in cui ancora si sperava (anzi, si lavorava PER) vendere fumetti Marvel a tutti, non solo ai fan in pre-order. |
Quesito grossomodo già posto più volte: ma ti sembra che se alla Panini potessero davvero vendere i propri fumetti a tutti non lo farebbero? Lo hanno più o meno fatto per anni, con un "modello di sviluppo" che sin qui avete criticato in molti (tu per primo), ovvero il portare tanti periodici in edicola. Se mo avverrà in misura differente, non è certo per un cambio di umore, ma solo per necessità. Si tratta comunque di commercio, che come è sempre successo deve essere sostenibile; non si tratta di regalare al vecchietto l'emozione provata da ragazzino e nemmeno di donare al ragazzino di oggi un'obsoleta piazza nella quale esprimersi.
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Owen Crawford |
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Anti-Monitor
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Che I tempi siano cambiati non ci piove E così il pubblico e i media Però tutte le riflessioni su Facebook o nei forum sono vuoti a perdere. Megabyte su megabyte di discussioni che andranno perdute. La pagina della posta "è per sempre," E da calore all'albo. Sai che dietro ci sono persone che interagiscono perché c'è passione Oggi mi pare tutto più freddo Poi magari questo diventerà il formato del secolo e tra 30 anni altri Nerd come siamo noi oggi si lamenteranno del cambiamento del formato e di come erano belle le cose quando avevano iniziato a leggere. Purtroppo una regola non c'è, si affrontano le cose come vengono. Tra 20 anni non ci sarà più il cartaceo ma solo l'e-comics con vignette il 3d proiettate olograficamente dall'olo-e-reader e il fumetto 3.0 avrà nuova linfa vitale e i personaggi saranno amati e venduti come non mai
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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Non sono inutili, in quanto comunque costituivano uno specchio del gradimento-o del mancato gradimento- dell'albo da parte del lettore, uno strumento di confronto con chi contribuiva a realizzarlo e anche una fotografia dell'epoca in cui era stampato. La velocità di confronto in rete- di cui io stesso usufruisco- è una cosa diversa e complementare, non è un sostituto di un qualcosa che, come dice Owen, rendeva più "vivo" l'albo. Anzi, il fatto che la semplice lettera cartacea sia oggi sostituita dalla possibilità di inviare direttamente delle mail ai curatori dovrebbe rendere più facile il processo. In effetti sarebbe bello tornare a scrivere qualche lettera alla Marvel... ma prima dovrei trovare storie che mi appassionano. L'ultima volta che ho scritto qualcosa per una storia che mi era piaciuta su un albo Panini risale all'ultima storia degli Ultimates del ciclo Millar-Hytch.
Non ho dubbi che la casa editrice cerchi di fare il bene della propria impresa. Ma se una strategia (l'invasione degli albi, ma soprattutto, per me, il fatto che fossero così anonimi nel loro essere moltitudine e secondo me molto poco personalizzati) non ha dato i frutti sperati l'altra (ossia rinchiudersi nelle fumetterie e nelle caselle del fan che compra "solo quello che gli interessa" o competere, perdendo in partenza, mettendo i comic book in voluminose raccolte atile elenco del telefono assieme alle graphic novel in libreria nvece che prodotti appositi studiati per quel canale ) non so a cosa possa essere utile.
Un compromesso tra il voler stare nell'edicola invadendola di titoli e farne invece meno ma più studiati per colpire singolarmente non sarebbe meglio?
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Jenny |
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Divoratore di Mondi
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QUOTE (fiocotram @ Domenica, 23-Set-2018, 22:12) | Non sono inutili, in quanto comunque costituivano uno specchio del gradimento-o del mancato gradimento- dell'albo da parte del lettore, uno strumento di confronto con chi contribuiva a realizzarlo e anche una fotografia dell'epoca in cui era stampato. La velocità di confronto in rete- di cui io stesso usufruisco- è una cosa diversa e complementare, non è un sostituto di un qualcosa che, come dice Owen, rendeva più "vivo" l'albo. |
"costituivano"... "rendeva"... Usi l'imperfetto, non l'indicativo, perché quella della posta è stata appunto una consuetudine i cui pregi appartengono al passato. Quindi si preferisce usarne altre. Non si può obbligare il lettore a fare diversamente... Tu stesso affermi di non farlo. E non perché non trovi storie che non ti piacciono... Mica qui sul forum parli solo di cose che non ti piacciono, anche se poi in passato si scriveva alla pagina della posta pure di quelle. Semplicemente prima quello era una canale di comunicazione senza rivali; ora non più. Non accettarlo è pari ad aspettarsi di trovare ancora una cabina telefonica in ogni strada...
QUOTE | Anzi, il fatto che la semplice lettera cartacea sia oggi sostituita dalla possibilità di inviare direttamente delle mail ai curatori dovrebbe rendere più facile il processo. |
Ma infatti il processo è agevolato! Solo non è necessario che trovi sbocco sulla paginetta della carta stampata, perché assolve la sua funzione su internet. Vuoi parlare con Lupoi di politica? Lo puoi fare tramite vari canali, tutti con possibilità di risposta immediata.
QUOTE | Un compromesso tra il voler stare nell'edicola invadendola di titoli e farne invece meno ma più studiati per colpire singolarmente non sarebbe meglio? |
Infatti è quello che avverrà prossimamente...
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Shevek |
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Yellow Kid
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QUOTE (Owen Crawford @ Domenica, 23-Set-2018, 14:30) | Però tutte le riflessioni su Facebook o nei forum sono vuoti a perdere. Megabyte su megabyte di discussioni che andranno perdute. |
Sono d'accordo a metà. I forum, cosí come i blog, sono media con una natura più strutturata e facilmente navigabile, destinata a mantenersi utile negli anni, come archivio per i lettori futuri. Tutt'oggi, se voglio leggere qualche commento su un fumetto uscito anni fa, basta che digiti su Google "Comicus forum nomeFumetto".
Facebook ha una funzione "Cerca" imbarazzante, completamente inadeguata all'evoluzione che ha avuto la piattaforma. Ecco, le discussioni facebook, cosí come le video-rcensioni degli youtuber, quelle sí scompariranno come lacrime nella pioggia.
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kimota |
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (Shevek @ October 02, 2018 01:55 pm) | QUOTE (Owen Crawford @ Domenica, 23-Set-2018, 14:30) | Però tutte le riflessioni su Facebook o nei forum sono vuoti a perdere. Megabyte su megabyte di discussioni che andranno perdute. |
Sono d'accordo a metà. I forum, cosí come i blog, sono media con una natura più strutturata e facilmente navigabile, destinata a mantenersi utile negli anni, come archivio per i lettori futuri. Tutt'oggi, se voglio leggere qualche commento su un fumetto uscito anni fa, basta che digiti su Google "Comicus forum nomeFumetto".
Facebook ha una funzione "Cerca" imbarazzante, completamente inadeguata all'evoluzione che ha avuto la piattaforma. Ecco, le discussioni facebook, cosí come le video-rcensioni degli youtuber, quelle sí scompariranno come lacrime nella pioggia.
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Non credo proprio che tu possa rileggere i post di quindici anni fa che abbiamo scritto su questo forum. Se ho capito quello che è stato scritto. Cioè ci sono forum che hanno archivi molto sostanziosi, ma anche i migliori non si spingono al di là di alcuni anni, per ragioni ovvie e banali di spazio di archiviazione. Trovo l'obiezione di Owen molto pertinente
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pierrebi |
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Sidekick
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QUOTE (Owen Crawford @ Domenica, 23-Set-2018, 14:30) | Megabyte su megabyte di discussioni che andranno perdute. La pagina della posta "è per sempre," |
Lìidea che la carta stampata sia eterna mentre i bit siano cose che passano è smentito dalla scienza ... la carta e l'inchiostro sono destinati alla distruzione mentre tutto ciò che è informazione digitale non decadrà mai e fra miliardi di anni manterrà la sua vitalità! E' chiaro che il collezionista ha l'uomo ragno di treant'anni fa e si può rileggere la sua lettera ... ma la gente normale i fumetti li ha buttati via dopo averli letti e tenuti in cameretta per qualche anno, poi ha cambiato gli interessi e i fumetti son finiti in qualche meandro della cantina o nella spazzatura. Naturalmente la storia nasce con la scrittura e quindi siamo portati a considerare la carte, l'inchiostro e quant'altro di fisico che racchiude scrittura come destinato a rimanere ma di fatto la progressiva digitalizzazione del nostro mondo è reale... ... per scherzare all'epoca mia le versioni di latino ce le passavamo davanti a scuola prima di entrare ... adesso i ragazzi se le mandano per wazup!
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Mr O |
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Little Nemo
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QUOTE (pierrebi @ Martedì, 02-Ott-2018, 15:29) | QUOTE (Owen Crawford @ Domenica, 23-Set-2018, 14:30) | Megabyte su megabyte di discussioni che andranno perdute. La pagina della posta "è per sempre," |
Lìidea che la carta stampata sia eterna mentre i bit siano cose che passano è smentito dalla scienza ... la carta e l'inchiostro sono destinati alla distruzione mentre tutto ciò che è informazione digitale non decadrà mai e fra miliardi di anni manterrà la sua vitalità!
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in realtà pare vero il contrario.
da una fonte non cartacea come Wikipedia (ma lo stesso discorso me lo fece un amico informatico):
Il primo problema affrontato nella preservazione di dati digitali risiede sul fatto che i media, nei quali sono conservate le informazioni, sono più vulnerabili al deterioramento e a catastrofi naturali. La carta si deteriora in termini di brillantezza e di coloritura, ma questo stesso deterioramento diviene visibile dopo almeno 10 decenni; e quando il deterioramento avviene realmente, esso viene solo molte decadi dopo. È anche possibile recuperare tutte le informazioni senza alcuna perdita anche dopo che il deterioramento è comparso. I dati registrati in forma digitale si deteriorano in molto meno tempo, una volta che il deterioramento è cominciato in molti casi i dati sono irrimediabilmente persi. Questa caratteristica dei dati digitali lascia molto poco tempo tra la decisione di una preservazione degli stessi dati e la messa in atto della preservazione.
Un altro problema, forse anche più serio ed importante, è il problema dell'accesso a lungo termine. La tecnologia digitale si sta sviluppando in modo molto veloce e il modo di recuperare informazioni digitali può risultare obsoleto in pochi anni. Quando un software o una tecnologia per la decodifica di un'informazione digitale viene abbandonata oppure l'hardware sul quale l'informazione è conservata non è più disponibile, le informazioni registrate possono essere facilmente perdute semplicemente perché non sono più raggiungibili. Questo processo è conosciuto anche come obsolescenza digitale (digital obsolescence).
Questo problema è dovuto alla mancanza di standard, protocolli e metodi di conservazione digitale stabiliti. Ad esempio, in passato sono state conservate copie di dati su nastri e gli standard per questa tecnologia sono cambiati enormemente negli ultimi anni; pertanto c'è alcuna garanzia che questi stessi nastri saranno leggibili anche in futuro.
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Wertham was right!
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