L'indimenticabile LAUZIER
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QUOTE (marco_sanfy00 @ Mercoledì, 14-Gen-2015, 15:26) | |
il diario di un giovane mediocre è un capolavoro. Il seguito ha senso avendo letto il primo e quando ci si è affezionati al personaggio. Se dovessi pescarne fuori 3/4 direi: -giovane mediocre -la testa nel sacco -la corsa del topo -vita vissuta Ma come dice Kerdik è davvero dura la scelta
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nik |
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sì, effettivamente sbeffeggiava sia la sinistra che la destra, ma farlo sulla sinistra era tabù, figli di papa che, sia di destra che di sinistra, avevano tutto e si lamentavano di tutto nella loro falsa immagine di supereroi, nella loro pochezza intellettuale e psiche fragile, dove cercavano di seguire i nuovi stili di vita "moderni" in una società falsa e bigotta, dove le donne dovevano caderti ai piedi perchè fingevi di essere ciò che non eri.
una delle tante scene che mi è rimasta nel cuore, non mi ricordo in quale fumetto, è di questo capo famiglia frik, disoccupato, "artista", dipinge orrendi quadri di arte moderna, stile macchiaiolo, invendibili, si fa mantenere dalla moglie, unica a lavorare e mantenere la famiglia con figli, e quando il giovane ospite gli dice che i quadri non li capisce e sono brutti, lui ride e dice, mi piace la spontaneità dei giovani d'oggi ...
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QUOTE (nik @ Mercoledì, 14-Gen-2015, 16:14) | sì, effettivamente sbeffeggiava sia la sinistra che la destra, ma farlo sulla sinistra era tabù, figli di papa che, sia di destra che di sinistra, avevano tutto e si lamentavano di tutto nella loro falsa immagine di supereroi, nella loro pochezza intellettuale e psiche fragile, dove cercavano di seguire i nuovi stili di vita "moderni" in una società falsa e bigotta, dove le donne dovevano caderti ai piedi perchè fingevi di essere ciò che non eri.
una delle tante scene che mi è rimasta nel cuore, non mi ricordo in quale fumetto, è di questo capo famiglia frik, disoccupato, "artista", dipinge orrendi quadri di arte moderna, stile macchiaiolo, invendibili, si fa mantenere dalla moglie, unica a lavorare e mantenere la famiglia con figli, e quando il giovane ospite gli dice che i quadri non li capisce e sono brutti, lui ride e dice, mi piace la spontaneità dei giovani d'oggi ... |
"il diario di un giovane mediocre" se non erro... il freak capellone con la barba con la morosa panzona e maiala coi capelli corti punteggiatura
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nik |
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Sidekick
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ahahah, sì, proprio loro, coppia moderna "disinibita", ma in realtà maialona.
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QUOTE (nik @ Mercoledì, 14-Gen-2015, 16:14) | sì, effettivamente sbeffeggiava sia la sinistra che la destra, ma farlo sulla sinistra era tabù, figli di papa che, sia di destra che di sinistra, avevano tutto e si lamentavano di tutto nella loro falsa immagine di supereroi, nella loro pochezza intellettuale e psiche fragile, dove cercavano di seguire i nuovi stili di vita "moderni" in una società falsa e bigotta, dove le donne dovevano caderti ai piedi perchè fingevi di essere ciò che non eri.
una delle tante scene che mi è rimasta nel cuore, non mi ricordo in quale fumetto, è di questo capo famiglia frik, disoccupato, "artista", dipinge orrendi quadri di arte moderna, stile macchiaiolo, invendibili, si fa mantenere dalla moglie, unica a lavorare e mantenere la famiglia con figli, e quando il giovane ospite gli dice che i quadri non li capisce e sono brutti, lui ride e dice, mi piace la spontaneità dei giovani d'oggi ... |
Bellissimo anche il racconto breve con un artista che rompe gli oggetti e li spaccia per arte e quando riceve una visita di un giornalista sistema casa affinchè sembri davvero uno di sx.
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bgh |
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Claudio P |
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Little Nemo
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Comunque la seconda parte del "Giovane mediocre" non è all'altezza.
Michael era giustamente stato punito per la sua protervia (oltre che con mille umiliazioni) beccandosi come moglie la brutta sorella grande (e grossa) piuttosto che la giovane e carina che pure gli faceva il filo ma che lui respinge perchè la trovava troppo "bambina", per poi scoprire in seguito che entrambe le sorelle erano già state "iniziate" dall'artista fallito compagno della madre.
Nel secondo capitolo lo ritroviamo sposato con la sorella brutta diventata fighissima. Non va bene si rovina il finale perfetto del primo capitolo !
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LondonOrbital |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (Claudio P @ Martedì, 16-Ott-2018, 17:13) | Comunque la seconda parte del "Giovane mediocre" non è all'altezza.
Michael era giustamente stato punito per la sua protervia (oltre che con mille umiliazioni) beccandosi come moglie la brutta sorella grande (e grossa) piuttosto che la giovane e carina che pure gli faceva il filo ma che lui respinge perchè la trovava troppo "bambina", per poi scoprire in seguito che entrambe le sorelle erano già state "iniziate" dall'artista fallito compagno della madre.
Nel secondo capitolo lo ritroviamo sposato con la sorella brutta diventata fighissima. Non va bene si rovina il finale perfetto del primo capitolo ! |
Sono d'accordo che il restyling della moglie appartiene interamente al mondo della fantasia, chi ha mai assistito ad una tale metamorfosi, oltretutto dopo 2 gravidanze?
Complice il lungo arco di tempo (reale) nella realizzazione dei due episodi, Lauzier ha un pò tirato la corda della verosimiglianza. Se si accetta questo passaggio però il secondo episodio è assai gustoso e veritiero (soprattutto se si hanno presenti certi risvolti della vita culturale nei piccoli centri di campagna). Qualcosa di simile si trova anche in Revolutionary Road, romanzo che, qualche anno fa, è stato oggetto di un rinnovato interesse da parte di critica e lettori. Non so se lo conoscete.
Secondo me però il vertice lo si raggiunge ne LA CORSA DEL TOPO, che non appartiene alla saga di Choupon, ma che presenta situazioni assimilabili e in cui la moglie, appunto, da "palla al piede" diventa protagonista di una condotta sessuale "trasgressiva" che mette il marito - solito mediocre tormentato - in grossa crisi.
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Claudio P |
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Little Nemo
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QUOTE (LondonOrbital @ Martedì, 16-Ott-2018, 19:01) | QUOTE (Claudio P @ Martedì, 16-Ott-2018, 17:13) | Comunque la seconda parte del "Giovane mediocre" non è all'altezza.
Michael era giustamente stato punito per la sua protervia (oltre che con mille umiliazioni) beccandosi come moglie la brutta sorella grande (e grossa) piuttosto che la giovane e carina che pure gli faceva il filo ma che lui respinge perchè la trovava troppo "bambina", per poi scoprire in seguito che entrambe le sorelle erano già state "iniziate" dall'artista fallito compagno della madre.
Nel secondo capitolo lo ritroviamo sposato con la sorella brutta diventata fighissima. Non va bene si rovina il finale perfetto del primo capitolo ! |
Sono d'accordo che il restyling della moglie appartiene interamente al mondo della fantasia, chi ha mai assistito ad una tale metamorfosi, oltretutto dopo 2 gravidanze?
Complice il lungo arco di tempo (reale) nella realizzazione dei due episodi, Lauzier ha un pò tirato la corda della verosimiglianza. Se si accetta questo passaggio però il secondo episodio è assai gustoso e veritiero (soprattutto se si hanno presenti certi risvolti della vita culturale nei piccoli centri di campagna). Qualcosa di simile si trova anche in Revolutionary Road, romanzo che, qualche anno fa, è stato oggetto di un rinnovato interesse da parte di critica e lettori. Non so se lo conoscete.
Secondo me però il vertice lo si raggiunge ne LA CORSA DEL TOPO, che non appartiene alla saga di Choupon, ma che presenta situazioni assimilabili e in cui la moglie, appunto, da "palla al piede" diventa protagonista di una condotta sessuale "trasgressiva" che mette il marito - solito mediocre tormentato - in grossa crisi.
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Si forse hai ragione tu ... io lo giudico male perchè la prima parte è un capolavoro dall'inizio alla fine e il finale è una perfetta pietra tombale su questo personaggio supponente e mediocre.
De "La corsa del topo" ho solo qualche episodio su Linus proverò a recuperarlo mentre mi erano piaciuti molto gli episodi di "Cronache dell'isola grande." su Pilote.
Lilì fatale l'ho trovato un po' troppo sopra le righe anche se mi faceva molto ridere la scena dello stupro, da parte degli indigeni, della moglie della coppia di frikkettoni (lei per niente dispiaciuta) con il marito che gli spiega molto serenamente che questo loro comportamento è incivile e che dovrebbero evolversi ... il tutto mentre il gruppo fa i propri comodi.
Rende bene l'idea di quanto fossero stupidamente velleitari certi personaggi anni '70, sempre convinti che in tutto il mondo valessero le regole dell'occidente.
Lauzier mena a destra e a sinistra ma forse un po' più a sinistra. Il padre di Michael è un francese sciovinista ma non è un personaggio negativo quanto il figlio.
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LondonOrbital |
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Detective dell'Impossibile
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Sì è vero che Lauzier picchia parecchio a sinistra, e per questo (ai tempi) venne etichettato come fascista, ma una certa egemonia culturale, ieri come oggi, la sinistra francese la sbandierava e, perciò, lui ne fece l'oggetto più feroce dei suoi attacchi. Sempre considerato che - dal momento che veniva pubblicato - c'erano pur sempre fior fior di capo redattori che decidevano di pubblicarlo in libri e riviste di grande tiratura. Va anche detto che qui è importante fare il punto su "chi legge" perché eventuali lettori di destra (io non sono tra quelli) potrebbero trovare altrettante sferzate al loro modo di pensare, ma non erano loro che, all'epoca, firmavano gli editoriali delle riviste più alla moda... Per chi ama "le storie del tempo che fu", l'allora editore Milano Libri cominciò a pubblicare i primi lavori di Sergio Staino che, letti in parallelo, sembravano prendere Lauzier ad esempio... ma senza riuscire, nemmeno alla lontana, ad eguagliarne le qualità letteriarie. Siccome da poco ho letto i due autori in parallelo mi sono accorto dello scarto - incolmabile - tra chi tenta e c hi riesce a dire qualcosa di significativo sull'epoca in cui vive. Pazienza merita un discorso a parte, perchè lui C'ERA. E' ovvio ed evidente a tutti noi. Forse anche Crepax c'era, anche se ha sempre preferito mantenere la sua postazione super-riservata e protetta in mezzo a feticci, scudisci e altri giocattoli.. Per Lauzer, mi sento di tirare in ballo altri autori scomodi - Céline prima, Hoeullebecq dopo- che non posso condividere fino in fondo ma che, seppur in maniera paradossale, mi hanno aiutato a inquadrare le cose nell'unica prospettiva possibile, cioé la mia, personale e mai condivisibile al 100%. Se uno scrittore serve solo a confermarti quello che già sia, allora è uno scittrore che hai superato ed è utile che ti metti alla ricerca di nuove letture.
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Claudio P |
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Little Nemo
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QUOTE (LondonOrbital @ Mercoledì, 17-Ott-2018, 20:32) | Sì è vero che Lauzier picchia parecchio a sinistra, e per questo (ai tempi) venne etichettato come fascista, ma una certa egemonia culturale, ieri come oggi, la sinistra francese la sbandierava e, perciò, lui ne fece l'oggetto più feroce dei suoi attacchi.
Sempre considerato che - dal momento che veniva pubblicato - c'erano pur sempre fior fior di capo redattori che decidevano di pubblicarlo in libri e riviste di grande tiratura. Va anche detto che qui è importante fare il punto su "chi legge" perché eventuali lettori di destra (io non sono tra quelli) potrebbero trovare altrettante sferzate al loro modo di pensare, ma non erano loro che, all'epoca, firmavano gli editoriali delle riviste più alla moda...
Per chi ama "le storie del tempo che fu", l'allora editore Milano Libri cominciò a pubblicare i primi lavori di Sergio Staino che, letti in parallelo, sembravano prendere Lauzier ad esempio... ma senza riuscire, nemmeno alla lontana, ad eguagliarne le qualità letteriarie. Siccome da poco ho letto i due autori in parallelo mi sono accorto dello scarto - incolmabile - tra chi tenta e chi riesce a dire qualcosa di significativo sull'epoca in cui vive. Pazienza merita un discorso a parte, perchè lui C'ERA. E' ovvio ed evidente a tutti noi. Forse anche Crepax c'era, anche se ha sempre preferito mantenere la sua postazione super-riservata e protetta in mezzo a feticci, scudisci e altri giocattoli..
Per Lauzer, mi sento di tirare in ballo altri autori scomodi - Céline prima, Hoeullebecq dopo- che non posso condividere fino in fondo ma che, seppur in maniera paradossale, mi hanno aiutato a inquadrare le cose nell'unica prospettiva possibile, cioé la mia, personale e mai condivisibile al 100%.
Se uno scrittore serve solo a confermarti quello che già sia, allora è uno scittrore che hai superato ed è utile che ti metti alla ricerca di nuove letture. |
Il pestare così forte più sui politicamente prossimi che sugli avversari veri e propri non mette in dubbio l'appartenenza di Lauzier alla sinistra, anzi la conferma.
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