Che libri state leggendo attualmente?, Capitolo VI
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Il rivoluzionario benestante. Strategie cognitive per sentirsi migliore degli altri di Alessandro Orsini
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I guerrieri della notte - Sol Yurick Dopo anni di ricerca,ho trovato il romanzo che ha ispirato il film di Walter Hill del 1979, I Guerrieri della Notte. La trama del libro è leggermente diversa rispetto al film, cambiano i nomi e ovviamente ci sono molti elementi che nel film non vengono assolutamente inseriti o vengono addirittura trasfigurati. In generale la linea narrativa è la stessa tra le due opere ma rimangono comunque due prodotti con significati diversi. Sol Yurick descrive con molta attenzione il profilo psicologico dei personaggi e il contesto sociale e culturale in cui vivono, questo è il centro nevralgico di tutta l'opera e nel film tutto ciò viene quasi totalmente ignorato: i Guerrieri (tutte le gangs) e i Dominatori (i guerrieri del film) sono i membri della parte più emarginata della società, in quanto ragazzi e giovani sono la carne fresca della futura classe operaia o criminale, povertà e senso di abbandono sono gli unici pilastri della loro educazione. Il mondo degli adulti lo disprezzano come bambini che non vogliono mai diventare grandi ma contemporaneamente non si tirano indietro davanti alla violenza e all'omicidio, chiamano i loro genitori carcerieri ma non si spaventano a fare guerriglia e di affrontare le guardie blu o di torturare e stuprare. Interessante il linguaggio utilizzato, narrativa scorrevole e molto descrittiva, i personaggi usano un gergo specifico che si rifà ad una micro società criminale che ha le sue pratiche e le sue precise gerarchie sociali.
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L’incubo di Hill House - Shirley Jackson Titolo originale: The Haunting of Hill House (Inglese Autore: Shirley Jackson 1ª ed. originale: 1959 1ª ed. italiana: 1979 Genere: romanzo dell'orrore Casa editrice: Adelphi Pagine: 240 Trama: Eleanor è una donna fragile di nervi e infelice che da bambina è stata protagonista di un fenomeno di poltergeist. Viene chiamata dal professor Montague, cacciatore di fantasmi, per un soggiorno sperimentale a Hill House, casa forse infestata. Eleanor si ritrova così, insieme ad altre persone, ad aggirarsi per una dimora che sembra costruirsi da sé, scricchiolando, attraversata da spifferi improvvisi,le cui stanze hanno linee e prospettive che sfuggono la logica e suggeriscono una forza oscura e pensante dietro di esse. Pareri personali: «Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà; perfino le allodole e le cavallette sognano, a detta di alcuni. Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant'anni e avrebbe potuto continuare per altri ottanta. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.» Il miglior romanzo sui fantasmi del XX secolo; romanzo che ha ispirato un sacco di scrittori, tra cui Stephen King, quindi merita una riscoperta anche da parte di noi italiani. Ora è disponibile una nuova riedizione nella collana Adelphi. Il romanzo - che poco ha in comune con la serie tv di Netflix - si basa sul non detto, su un senso di irrealtà che contagia la protagonista (e il lettore) e diventa anticamera della follia.
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Gli innocenti saranno colpevoli - Zoja Svetova Titolo originale: Признать невиновного виновным Genere: Saggio Anno prima edizione: 2011 Prima edizione italiana: 2022 Casa editrice: Castelvecchi Pagine: 272 Descrizione: Zoja Svetova da molti anni si occupa del sistema "giudiziario" putiniano e dello stato dei diritti umani in Russia. Il resoconto sconvolgente di questo suo romanzo documentale riguarda il destino di due persone condannate abusivamente dai tribunali russi negli anni Duemila, il ricercatore Sutjágin e la studentessa universitaria cecena Murtazalíeva. Nella ricostruzione delle loro vicende, Svetova racconta l'inferno giudiziario che, a partire dal 2012, si è fatto ancora peggiore - coinvolgendo un numero sempre crescente di persone - nella Russia di Putin. L'autrice, Zoja Svetova, è una nota giornalista, che vive nel terrore di essere arrestata o confinata. Ha collaborato con Novaya Gazeta, noto giornale dissidente che ha dovuto sospendere le pubblicazioni dopo l'intervento del Роскомнадзор. Eh sì in Russia c'è la censura, cosa che molti italiani non sanno o non vogliono sapere. Libro utilissimo per comprendere quale inferno sia la Russia oggi per molti suoi cittadini. Il sottotitolo è Appunti di un'idealista. Per l'autrice essere idealista nella Russia di Putin vuol dire “credere che i tribunali smetteranno di essere un’imitazione dei tribunali veri; credere che questa situazione passerà; che il paese migliorerà; che i miei figli e nipoti non vivranno da emigrati; che vincerà il bene. In questo senso sono un’idealista”.
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La Pelle - Curzio Malaparte Autore: Curzio Malaparte Genere: romanzo storico 1ª ed. originale: 1949 Casa editrice: Adelphi Pagine: 379 Trama: Nel romanzo, ambientato in massima parte a Napoli, Malaparte pone in contrasto l'innocenza (e ingenuità) dei soldati americani con la disperazione e corruzione degli italiani sconfitti; soprattutto mette in dubbio le facili interpretazioni moralistiche del conflitto. Il libro attinge molto, come il precedente Kaputt, all'esperienza di guerra dell'autore, che dal novembre 1943 al marzo 1946 svolse le funzioni di ufficiale di collegamento aggregato all'Alto Comando statunitense in Italia (Kaputt è invece basato sulle esperienze di Malaparte sul fronte russo, dove era nella doppia veste di ufficiale del Regio Esercito e corrispondente del Corriere della Sera). Pareri personali: Il solito Malaparte, nel bene e nel male. Lui partecipa con macabra curiosità a tutto, in modo parrebbe oggettivo da scrittore verista (o meglio, da reporter di guerra), ma poi in realtà giudica ogni cosa e ogni persona in modo sempre piuttosto severo. Ha sempre la parola e l'azione giusta, come quando salva il soldato americano da una morte atroce. Nei dialoghi gli interlocutori paiono tutti stupidi e ottusi, sono dialoghi costruiti in modo che lui appaia sempre saggio e retto, pietoso e forte...Insomma, da quel fascista che fu alle origini. Molti dei fatti che descrive li ha sentiti e scritti acriticamente oppure li ha vissuti e li ha descritti esageratamente. Come in Kaputt, lui è servizievole con gli stranieri, ma poi fa stoccate da eroe. Fenomenali le descrizioni delle "checche" (gli invertiti) a cui lui come sempre si accompagna. Il passo del cane, messo nel libro un po' a casaccio, è incredibilmente triste, molto bello, ma non si capisce il senso di mettere un passo così cruento, di un altro periodo della sua vita. A ogni modo è un libro da leggere (ricordiamoci che rimane un romanzo e non è certo un documento storico o un saggio), alcuni passi sono meravigliosi e tutto sommato è un libro curioso e ben scritto. VOTO: 8
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Il primo cadavere - Angela Marson Autrice: Angela Marson Anno: 2020 Casa Editrice: Newton Compton Pagine: 348 Trama: All'alba di un freddo e buio giorno d'inverno, la detective Kim Stone scende dalla moto e fa il suo ingresso nella stazione di polizia di Halesowen, pronta a incontrare la squadra che le hanno assegnato. Poco dopo viene ritrovato il cadavere di un giovane impalato e decapitato, e Kim e i suoi si precipitano sul posto. È l'inizio della prima indagine che li metterà subito a dura prova. Stacey Wood, entrata a far parte del gruppo come esperta informatica, scopre un'inquietante somiglianza con un omicidio recente e si convince che tra le due morti ci sia un legame. La chiave di tutto potrebbe essere una residenza per ragazze maltrattate. Mentre l'assassino minaccia di mietere altre vittime, i quattro colleghi dovranno imparare al più presto a collaborare. Se la giovane Stacey già si distingue per l'efficienza e il sergente Bryant per la sua affidabilità, l'ambizione di Dawson rischia di mandare all'aria il delicato equilibrio del team investigativo. Non sarà facile per Kim, nel suo nuovo ruolo di capo, tenere unita la squadra che è chiamata a risolvere il suo primo difficile caso. Pareri personali: Ennesima giallista britannica, nella scia di una tradizione consolidata ed ormai quasi secolare. Un romanzo giallo normale, senza castronerie e senza suspance, ma almeno è realistico nelle indagini e nella trama. Da leggere se non avete di meglio da fare o sul comodino VOTO: 6
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Gene Simmons |
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Steve Rizzo |
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QUOTE (Gene Simmons @ June 01, 2023 12:07 am) | |
Non so se la location è vicina a te ma ho invitato a Brescia Rocco Tanica il 12 luglio 2023 alla Riserva del Gande in Via Paganora per una serie di eventi che ho organizzato con la Nuova Libreria Rinascita.
Stefano
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Le montagne della follia - H. P. Lovecraft
Autore:Howard Phillips Lovecraft Prima edizione: 1936 Titolo originale: At the Mountains of Madness (Inglese) Genere: romanzo horror
Trama Sedici esploratori sono in viaggio per il Polo Sud. Lì, dopo varie scoperte interessanti di carattere geologico-scientifico, ne fanno una incredibile, e di tutt'altra natura: una caverna che contiene diversi esseri mostruosi, congelati da milioni di anni, molti dei quali in uno stato di conservazione praticamente perfetto.
Da un'analisi di uno di questi esseri viene ipotizzato che possano essere creature anfibie. La caverna si trova alle pendici di una gigantesca catena montuosa, probabilmente la più alta esistente sulla Terra, ammantata da un'atmosfera irreale e in grado di provocare visioni....
Pareri personali: A leggere oggi questo romanzo, scritto nel 1931, ma pubblicato solo cinque anni dopo perché rifiutato da tutti gli editori che ci capivano molto, non si può non pensare a La cosa, film di John Carpenter, ispirato al racconto La cosa di un altro mondo, di John W. Campbell, e anche ad Alien e a tutte quelle storie di esplorazione dell'ignoto.
E nel 1931 l'Antartide era l'ultima vera frontiera dell'ignoto sulla Terra. Questo romanzo conta poco più di 120 pagine e ha una trama densa di avvenimenti sconvolgenti. L'opera condensa i temi dell'autore: l'orrore cosmico, la infinita piccolezza dell'uomo, dinanzi a creature e fenomeni giganteschi che, su una scala di grandezza lo fanno sentire un microbo, mostri, creature di un altro mondo eccetera.
VOTO: 9
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Racconto d'autunno - Tommaso Landolfi Autore:Tommaso Landolfi Genere: romanzo Casa editrice: Adelphi 1ª ed. originale: 1947 Pagine: 141 Trama: Si sa che l'ultima guerra, e in particolare la Resistenza, hanno per lo più dato origine in Italia a storie di 'uomini e no', inclini a un'aspra sentenziosità. Nulla di meno congeniale a Landolfi, il quale scrisse febbrilmente la sua storia di guerra (questo Racconto d'autunno) nel 1946, ma giocando su tutt'altra tastiera. Qui un indefinito e sanguinoso conflitto fa da quinta a una vicenda di amore e morte che non sdegna nessuno degli attrezzi scenici del romanzo nero, dal ritratto ominoso agli animali demoniaci. E, al centro, una 'dark lady' innocente e perversa, evocata per via necromantica, che ci appare una vera concrezione dell'eros landolfiano. Pareri Personali: Romanzo gotico scritto con un linguaggio che più che del 1946 pare essere uscito dal 1846, il che può essere anche un bene eh. Rispetto a Buzzati, altro maestro del fantastico italiano, Landolfi ha uno stile molto più arcaico e ricercato. Molto debitore di Poe, fa piacere che anche autori "seri" si siano cimentati con generi più popolari che oggi risulterebbero ostici per molti lettori abituati a periodi lunghi 140 parole. L'autore gioca con i cliché del genere ma in un modo tutto suo. Forse Racconto d'autunno non mette i brividi, ma inquieta e affascina con la sua prosa classicheggiante.
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