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> Stop alla Net-neutrality?
 
Comics Garden
Inviato il: Domenica, 24-Dic-2017, 13:28
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 11:58)
Posto che sono contrario alla legge USA, qualcuno mi spiega il motivo per cui questa norma sfavorirebbe i siti di fake news?



I providers potrebbero riuscire a rallentare i siti specializzati,come già stanno cominciato a fare i social bloccando gruppi di estrema destra o fondamentalisti.


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bribs81
Inviato il: Domenica, 24-Dic-2017, 14:23
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Comics Boy @ Domenica, 24-Dic-2017, 05:28)
QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 11:58)
Posto che sono contrario alla legge USA, qualcuno mi spiega il motivo per cui questa norma sfavorirebbe i siti di fake news?



I providers potrebbero riuscire a rallentare i siti specializzati,come già stanno cominciato a fare i social bloccando gruppi di estrema destra o fondamentalisti.

Mi sfugge una cosa nel tuo ragionamento.
Dire che un sito è rallentato è una cosa, bloccarlo è un altra.
Se il sito è rallentato allora, come ho scritto sopra, serve a poco o niente.
Se invece il sito è bloccato, allora significa che i providers possono scegliere chi bloccare e chi no, per cui il tuo ragionamento che quoto sotto non funziona più.

QUOTE (Comics Boy @ Venerdì, 24-Nov-2017, 11:05)

Per quanto riguarda quelli che leggono i vari quotidiani perché gli piace confrontare le varie opinioni...30 secondi in più non dovrebbero creargli grandi problemi,altrimenti appartengono a quella tipologia di utenti che leggono su Facebook i meme fasulli della Boldrini e mettono il pollice.


Perché 30 secondi dovrebbero creare grandi problemi a chi pubblica fake news, considerando che altissime percentuali di chi pubblica la fake, poi non la legge?


Per quel che mi riguarda, la differenza tra rallentare o bloccare, applicata ad internet, ha la stessa valenza di vivere o morire.
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Comics Garden
Inviato il: Domenica, 24-Dic-2017, 15:15
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 13:23)
QUOTE (Comics Boy @ Domenica, 24-Dic-2017, 05:28)
QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 11:58)
Posto che sono contrario alla legge USA, qualcuno mi spiega il motivo per cui questa norma sfavorirebbe i siti di fake news?



I providers potrebbero riuscire a rallentare i siti specializzati,come già stanno cominciato a fare i social bloccando gruppi di estrema destra o fondamentalisti.

Mi sfugge una cosa nel tuo ragionamento.
Dire che un sito è rallentato è una cosa, bloccarlo è un altra.
Se il sito è rallentato allora, come ho scritto sopra, serve a poco o niente.
Se invece il sito è bloccato, allora significa che i providers possono scegliere chi bloccare e chi no, per cui il tuo ragionamento che quoto sotto non funziona più.

QUOTE (Comics Boy @ Venerdì, 24-Nov-2017, 11:05)

Per quanto riguarda quelli che leggono i vari quotidiani perché gli piace confrontare le varie opinioni...30 secondi in più non dovrebbero creargli grandi problemi,altrimenti appartengono a quella tipologia di utenti che leggono su Facebook i meme fasulli della Boldrini e mettono il pollice.


Perché 30 secondi dovrebbero creare grandi problemi a chi pubblica fake news, considerando che altissime percentuali di chi pubblica la fake, poi non la legge?


Per quel che mi riguarda, la differenza tra rallentare o bloccare, applicata ad internet, ha la stessa valenza di vivere o morire.


I social possono chiudere gruppi che stanno sulle loro piattaforme.I providers possono solo rallentare siti specializzati e così ridurre le loro visualizzazioni e declassarli nei motori di ricerca,proprio perché i lettori di fake news in media non hanno grande interesse ad approfondire ciò che notano e così anche le condivisioni calerebbero.

Sui meme,effettivamente è un altro discorso,però solitamente la loro maggiore suddivisione la si ha quando vengono condivisi su
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Non ho mai parlato di bloccare i siti autonomi e,dopo aver osservato alcuni studi,non credo neanche che siano così ininfluenti sul dirigere le decisioni della massa come talvolta viene sostenuto.

La pigrizia è preponderante,la premeditazione meno,IMHO.



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bribs81
Inviato il: Domenica, 24-Dic-2017, 15:54
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QUOTE (Comics Boy @ Domenica, 24-Dic-2017, 07:15)
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QUOTE (Comics Boy @ Domenica, 24-Dic-2017, 05:28)
QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 11:58)
Posto che sono contrario alla legge USA, qualcuno mi spiega il motivo per cui questa norma sfavorirebbe i siti di fake news?



I providers potrebbero riuscire a rallentare i siti specializzati,come già stanno cominciato a fare i social bloccando gruppi di estrema destra o fondamentalisti.

Mi sfugge una cosa nel tuo ragionamento.
Dire che un sito è rallentato è una cosa, bloccarlo è un altra.
Se il sito è rallentato allora, come ho scritto sopra, serve a poco o niente.
Se invece il sito è bloccato, allora significa che i providers possono scegliere chi bloccare e chi no, per cui il tuo ragionamento che quoto sotto non funziona più.

QUOTE (Comics Boy @ Venerdì, 24-Nov-2017, 11:05)

Per quanto riguarda quelli che leggono i vari quotidiani perché gli piace confrontare le varie opinioni...30 secondi in più non dovrebbero creargli grandi problemi,altrimenti appartengono a quella tipologia di utenti che leggono su Facebook i meme fasulli della Boldrini e mettono il pollice.


Perché 30 secondi dovrebbero creare grandi problemi a chi pubblica fake news, considerando che altissime percentuali di chi pubblica la fake, poi non la legge?


Per quel che mi riguarda, la differenza tra rallentare o bloccare, applicata ad internet, ha la stessa valenza di vivere o morire.


I social possono chiudere gruppi che stanno sulle loro piattaforme.I providers possono solo rallentare siti specializzati e così ridurre le loro visualizzazioni e declassarli nei motori di ricerca,proprio perché i lettori di fake news in media non hanno grande interesse ad approfondire ciò che notano e così anche le condivisioni calerebbero.

Sui meme,effettivamente è un altro discorso,però solitamente la loro maggiore suddivisione la si ha quando vengono condivisi su
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Non ho mai parlato di bloccare i siti autonomi e,dopo aver osservato alcuni studi,non credo neanche che siano così ininfluenti sul dirigere le decisioni della massa come talvolta viene sostenuto.

La pigrizia è preponderante,la premeditazione meno,IMHO.

Hai ragione, ho letto male l'ultima parte che hai scritto.
Comunque dalle tue risposte, ci vedo un pò la conclusione che mi son trovato da solo io:
Per combattere le bufale servono interventi dai social, non dai provider.

Di tutte le influenze positive e negative che potrà avere questa legge, non avrà alcun impatto sul fenomeno delle fake news.
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Comics Garden
Inviato il: Lunedì, 25-Dic-2017, 13:49
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QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 14:54)
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QUOTE (bribs81 @ Domenica, 24-Dic-2017, 11:58)
Posto che sono contrario alla legge USA, qualcuno mi spiega il motivo per cui questa norma sfavorirebbe i siti di fake news?



I providers potrebbero riuscire a rallentare i siti specializzati,come già stanno cominciato a fare i social bloccando gruppi di estrema destra o fondamentalisti.

Mi sfugge una cosa nel tuo ragionamento.
Dire che un sito è rallentato è una cosa, bloccarlo è un altra.
Se il sito è rallentato allora, come ho scritto sopra, serve a poco o niente.
Se invece il sito è bloccato, allora significa che i providers possono scegliere chi bloccare e chi no, per cui il tuo ragionamento che quoto sotto non funziona più.

QUOTE (Comics Boy @ Venerdì, 24-Nov-2017, 11:05)

Per quanto riguarda quelli che leggono i vari quotidiani perché gli piace confrontare le varie opinioni...30 secondi in più non dovrebbero creargli grandi problemi,altrimenti appartengono a quella tipologia di utenti che leggono su Facebook i meme fasulli della Boldrini e mettono il pollice.


Perché 30 secondi dovrebbero creare grandi problemi a chi pubblica fake news, considerando che altissime percentuali di chi pubblica la fake, poi non la legge?


Per quel che mi riguarda, la differenza tra rallentare o bloccare, applicata ad internet, ha la stessa valenza di vivere o morire.


I social possono chiudere gruppi che stanno sulle loro piattaforme.I providers possono solo rallentare siti specializzati e così ridurre le loro visualizzazioni e declassarli nei motori di ricerca,proprio perché i lettori di fake news in media non hanno grande interesse ad approfondire ciò che notano e così anche le condivisioni calerebbero.

Sui meme,effettivamente è un altro discorso,però solitamente la loro maggiore suddivisione la si ha quando vengono condivisi su
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Non ho mai parlato di bloccare i siti autonomi e,dopo aver osservato alcuni studi,non credo neanche che siano così ininfluenti sul dirigere le decisioni della massa come talvolta viene sostenuto.

La pigrizia è preponderante,la premeditazione meno,IMHO.

Hai ragione, ho letto male l'ultima parte che hai scritto.
Comunque dalle tue risposte, ci vedo un pò la conclusione che mi son trovato da solo io:
Per combattere le bufale servono interventi dai social, non dai provider.

Di tutte le influenze positive e negative che potrà avere questa legge, non avrà alcun impatto sul fenomeno delle fake news.


I siti di fake news non possono essere rallentati dai social.Ora potrebbe divenire fattibile.Almeno per quei siti non abbastanza influenti da pagarsi una banda rapida.


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