LA MARVEL CHE VORREI, (MANIFESTO DELLA NUOVA MARVEL)
fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE | Ma nemmeno "The Dark Knight Returns" è fuori continuity... O meglio, non lo è nel modo che intendi tu: tutto ciò che c'è lì dentro, ovvero personaggi, caratterizzazioni, sviluppi, è discendenza di ciò che c'era già prima. |
Certo. Peccato che io non abbia nulla contro chi decide di scrivere storie su personaggi importanti dell'immaginario popolare, come possono essere Superman e Batman, dando la sua versione. Anche quando Moore ha scritto la Lega quello che faceva era discendenza di ciò che c'era prima. Si possono scrivere storie nuove e aggiungere un tocco personale a personaggi e concetti scritti prima (e il Superman di Miller a modo suo è altrettanto seminale per la storia editoriale del personaggio). Ci sono un sacco di storie Disney che, come diresti tu, sono belle anche perché sono ambientate in un possibile presente, futuro, passato, mondo alternativo, ma sempre con personaggi Disney. Alcune hanno una loro continuity interna (com'è quella del possibile futuro di DKR) altre sono slegate, altre ancora tentano di spiegare a posteriori in continuity storie scritte da altri. Possono esistere tutte e tre le soluzioni e anche in questo caso non c'è nessun bisogno di una continuity ufficiale.
QUOTE | Non è interessante quanto te ne freghi della continuity. E' però significativo che tu ne parli senza avere piena contezza di cosa sia. |
Diciamo allora che ho sufficiente contezza di essa per fregarmene tranquillamente e siamo tutti contenti, visto che trovo maggiormente interessanti tante storie fuori continuity rispetto a quelle che ne fanno parte. Tu hai dimostrato di saperne di più e io posso serenamente dedicarmi a ciò che mi stimola maggiormente, ossia l'apporto degli autori, che per me è essenziale salvaguardare da qualunque struttura pregressa e rigida.
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largand |
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Ufo Robot
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QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 19-Lug-2017, 22:38) | QUOTE | Fioco, anche se Miller ha modificato alcuni aspetti di Kingpin, rendendolo più spietato di quello versione Lee-Romita, il personaggio E' SEMPRE QUELLO E BEN IMMERSO nella Continuity Marvel. |
Sono due personaggi radicalmente diversi. Di fatto, il Kingpin che c'era prima era demodè e perfino dimenticabile. Quello che ci esalta e che conosciamo l'ha creato Miller e gli autori seguenti hanno preso quest'ultimo come riferimento. Le analogie con quello di Romita si fermano alla superficie: Kingpin era materia inerte e grezza prima che Miller la modellasse.
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Il Kingpin di Miller è solo UNA delle caratterizzazioni di Kingpin. Quello di Miller è il Kingpin formato boss mafioso, quello che non si sporca mai le mani direttamente e che con uno schiocco di dita rovina la vita delle persone. Ma non è l'unica versione. C'è anche quella lanciata da Lee-Romita, quella del Big Man forzuto in un mondo di super esseri e che affronta i nemici faccia a faccia, e che è stata portata avanti anche dopo il Kingpin di Miller... Come vedi quindi alla Marvel esistono più versioni di Kingpin, ed a nessun autore gli hanno tarpato le ali della fantasia. Ognuno ha portato avanti il Kingpin che preferiva. E questo è un diritto che la Continuity non ti nega. Puoi portare avanti il kingpin, il Magneto o il Dottor Destino che vuoi, tra le tantissime caratterizzazioni che questi personaggi hanno avuto nei decenni, l'importante è non scrivere storie che neghino o ignorino quanto avvenuto in passato.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE | Il Kingpin di Miller è solo UNA delle caratterizzazioni di Kingpin. |
Questo è ovvio. C'è stato un personaggio chiamato Kingpin, usato da altri autori prima, in contemporanea e dopo Miller. Nessuno può assicurarci che in futuro non giunga qualche altro autore in grado di stupirci e raccontarne lati completamente nuovi. Le mie affermazioni non nascevano per negare una delle cose sopracitate, ma semplicemente per evidenziare un banale fatto "storico": il Kingpin di spessore, che si è maggiormente radicato nell'attuale cultura pop e ha ispirato versioni di sè su altri media, viene creato dal "demiurgo" Miller, il quale ha modellato in forma originale ed estremamente personale un cattivo la cui principale qualità fino a quel momento era stata quella di essere poco sfruttato e più malleabile. E' un discorso che si può fare per tanti personaggi Marvel, anche Magneto e Wolverine, tra i più famosi da citare, sono entrambi creazioni formali di altri autori che hanno ricevuto spessore da altri. Per motivi banalmente anagrafici li ho conosciuti attraverso i loro demiurghi, ma poi nel corso degli anni sono comunque tornato indietro a vederne le versioni originali e spero che mi perdonerai se rimango della mia idea. Le vignette che posti mi fanno sinceramente inorridire. Sono al corrente di quelle storie, le ho lette, ma come ben sai nella "Marvel che vorrei" abbiamo il permesso di poterci dimenticare tutto quel che stona fragorosamente con gli esempi di scrittura migliori.
Nella Marvel che vorrei la zia May non è mai stata un'attrice ed è stramorta. Il matrimonio di Peter non è stato cancellato da un demone. Draco non è la storia delle origini di Nightcrawler. Puck non è mai diventato nano per magia, ma soffre ancora di acondroplasia così come l'aveva immaginato Byrne. Eccetera.
E non è che io "ignori" o "dimentichi" questi "meravigliosi" eventi passati di cui, secondo le leggi della TUA continuity, dovrei tener conto.
Nella Marvel che vorrei non possono avvenire.
Perché non c'è una linea principale di continuity e ognuno si scrive la sua storia senza rovinare quelle altrui.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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E' un po' come Bullseye. Le capacità sono quelle. L'aspetto pure. Tutto il resto (ciò che per me conta) subisce una radicale metamorfosi. Kingpin nasce come gangster sulle pagine dell'Uomo Ragno. Non è più verosimile di Testa di Martello, Silvermane o Gufo. E' un supervillain a sfondo "mafioso" simile a quelli di Dick Tracy, cioè dotato di un aspetto eccentrico e volto a massimizzare la spettacolarità e la violenza delle storie. Fino a questo punto, Miller avrebbe potuto pescare da qualunque nemico in salsa ganster di Spider-man, applicando lo stesso trattamento fatto a Fisk. Ciò che fa Miller, in maniera simile a Daredevil e al resto del cast, non è prendere qualcosa che già ci FOSSE nel personaggio, ma al contrario ne sfrutta completamente le zone vuote per trasportarlo in un mondo verosimile. Il fisico massiccio e l'abitudine a far fuori la gente a manate rimangono, ma vengono ridimensionate nel classico boss che dà di matto e ogni tanto uccide qualche sottoposto strafottente... vengono inserite cose che l'avvicinano alla pericolosità della mafia reale. Le sue capacità strategiche, la possibilità di corrompere e ordire piani tentacolari...Kingpin nelle storie dell'UR questa complessità non aveva. L'Uomo Ragno entrava e usciva dal suo palazzo (senza alcuna tensione drammatica), parlava con lui come se fosse un informatore di terz'ordine...
E' chiaro che quando uno scrittore ha una buona idea, questa idea deriva comunque da tante suggestioni pregresse.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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Ti spiego, in questo preciso momento io non seguo quasi nulla. Quest'anno in ambito Marvel ho fatto pochi acquisti, ho seguito solo un paio di serie e generalmente mi interesso dei team creativi, anche i crossover li comincio per interesse nel team o nell'idea. Difatti Cw 2 l'ho presa per Bendis e mollata dopo un paio di numeri. Io con la Marvel ho iniziato a fine anni Ottanta. C'era la Star, la Play, la Comic Art. La battaglia in edicola per i nostri soldini avveniva sul piano della qualita' e degli autori: la Star non esitava a saltare 47 storie di Mantlo per avere subito Byrne che vendeva di piu' e la Play se ne fregava della contemporaneita' con le altre testate se aveva materiale nuovo di qualita' da lanciare. Io sono stato "cresciuto" badando prima di tutto alla storia, alla sostanza. La continuity l'ho subita e mai sopportata durante tutti gli anni Novanta: crossover quasi ogni stagione, autori pessimi. Ho respirato con i primi anni della gestione Quesada... ma dal 2005 in poi, progressivamente, la. Marvel e' tornata a essere tutto quello che odiavo. Mi interessano ancora autori e personaggi, per cui ancora qualcosina la prendo o la provo. Tutto cio' nell'attesa che la Marvel torni a essere quella dei periodi che mi piacevano di piu', meno ossessionati dal coordinare testate e crossoveroni e piu' attente a sfruttare il talento degli autori.
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Poindexter |
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Yellow Kid
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QUOTE | Ti spiego, in questo preciso momento io non seguo quasi nulla. Quest'anno in ambito Marvel ho fatto pochi acquisti, ho seguito solo un paio di serie e generalmente mi interesso dei team creativi, anche i crossover li comincio per interesse nel team o nell'idea. Difatti Cw 2 l'ho presa per Bendis e mollata dopo un paio di numeri. Io con la Marvel ho iniziato a fine anni Ottanta. C'era la Star, la Play, la Comic Art. La battaglia in edicola per i nostri soldini avveniva sul piano della qualita' e degli autori: la Star non esitava a saltare 47 storie di Mantlo per avere subito Byrne che vendeva di piu' e la Play se ne fregava della contemporaneita' con le altre testate se aveva materiale nuovo di qualita' da lanciare. Io sono stato "cresciuto" badando prima di tutto alla storia, alla sostanza. La continuity l'ho subita e mai sopportata durante tutti gli anni Novanta: crossover quasi ogni stagione, autori pessimi. Ho respirato con i primi anni della gestione Quesada... ma dal 2005 in poi, progressivamente, la. Marvel e' tornata a essere tutto quello che odiavo. Mi interessano ancora autori e personaggi, per cui ancora qualcosina la prendo o la provo. Tutto cio' nell'attesa che la Marvel torni a essere quella dei periodi che mi piacevano di piu', meno ossessionati dal coordinare testate e crossoveroni e piu' attente a sfruttare il talento degli autori. |
fiocotram... c'è chi preferisce Beautiful e chi Avatar... tu fai parte dei secondi, ma la Marvel è un po' Beautiful e un po' Avatar assieme...
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (Poindexter @ Domenica, 23-Lug-2017, 15:44) | QUOTE | Ti spiego, in questo preciso momento io non seguo quasi nulla. Quest'anno in ambito Marvel ho fatto pochi acquisti, ho seguito solo un paio di serie e generalmente mi interesso dei team creativi, anche i crossover li comincio per interesse nel team o nell'idea. Difatti Cw 2 l'ho presa per Bendis e mollata dopo un paio di numeri. Io con la Marvel ho iniziato a fine anni Ottanta. C'era la Star, la Play, la Comic Art. La battaglia in edicola per i nostri soldini avveniva sul piano della qualita' e degli autori: la Star non esitava a saltare 47 storie di Mantlo per avere subito Byrne che vendeva di piu' e la Play se ne fregava della contemporaneita' con le altre testate se aveva materiale nuovo di qualita' da lanciare. Io sono stato "cresciuto" badando prima di tutto alla storia, alla sostanza. La continuity l'ho subita e mai sopportata durante tutti gli anni Novanta: crossover quasi ogni stagione, autori pessimi. Ho respirato con i primi anni della gestione Quesada... ma dal 2005 in poi, progressivamente, la. Marvel e' tornata a essere tutto quello che odiavo. Mi interessano ancora autori e personaggi, per cui ancora qualcosina la prendo o la provo. Tutto cio' nell'attesa che la Marvel torni a essere quella dei periodi che mi piacevano di piu', meno ossessionati dal coordinare testate e crossoveroni e piu' attente a sfruttare il talento degli autori. |
fiocotram... c'è chi preferisce Beautiful e chi Avatar... tu fai parte dei secondi, ma la Marvel è un po' Beautiful e un po' Avatar assieme...
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A me in realtà Avatar non è piaciuto Troppa enfasi sull'immagine e sulla tecnica, poca sulla storia e sulle idee davvero originali. Come del resto succede su molte serie Marvel oggi. Buona confezione, poco contenuto.
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