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> X-MEN GRAND DESIGN, di Ed Piskor
 
Jeffrey Lebowski
Inviato il: Martedì, 23-Ott-2018, 18:18
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QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:51)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:40)
Mi sa che X-Factor iniziò un po' dopo il processo di Magneto.

Senza dubbio.
Non molto dopo, ma comunque dopo, visto che ad esempio in quelle prime storie (quando cominciò a scriverle la Simonson dopo le poche ideate da Layton) la medesima Jean si scandalizzava venendo a sapere che Magneto era entrato a far parte degli X-Men.

Vero.

Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..
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QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 10:18)
QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:51)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:40)
Mi sa che X-Factor iniziò un po' dopo il processo di Magneto.

Senza dubbio.
Non molto dopo, ma comunque dopo, visto che ad esempio in quelle prime storie (quando cominciò a scriverle la Simonson dopo le poche ideate da Layton) la medesima Jean si scandalizzava venendo a sapere che Magneto era entrato a far parte degli X-Men.

Vero.

Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..


Ricordo bene quella scena. Avviene nel numero 10 o 11 di X-Marvel, comunque uno degli ultimi della prima decina. Iniziai a seguire saltuarialmente quella serie proprio in quel momento, attirato dalla mini di Nightcrawler, uno dei miei personaggi preferiti. Mi ero lasciato alle spalle il Natale del 1991, ed ero già da qualche mese al primo anno di Scuola Media. Gli X-men avevano anch'essi da poco la loro testata, iniziata da Star Comics qualche mese dopo X-marvel, ma presentando materiale di almeno tre anni più datato, anche se tentava di rimettersi in pari presentando tre storie a numero. Quindi, in Italia, quel numero di X-Marvel spoilera la frequentazione di Magneto con gli X-men che sulla testata Star ebbe inizio almeno dieci numeri dopo.

Per quel che riguarda le uscite Usa, quella storia uscì nel fatidico anno 1986, quello significativo per la storia dei comics USA (ricordate Watchmen?). In quel periodo la Marvel per festeggiare il suo anniversario metteva una copertina uguale per tutti i personaggi, ossia una cornice con tutti i personaggi del periodo e un quadro, al centro, che presentava un primo piano del titolare della testata. Il MASSACRO MUTANTE iniziò praticamente un numero dopo. E nello stesso mese la testata Uncanny pubblicava la celebre The Morning After, con una delle copertine più significative disegnate per gli X-men da Romitino.

In Italia invece X-Marvel presentò il Massacro nell'inverno 91 e La Star nella primavera del 92.
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QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 17:18)
Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..

No, scusa, ma non c'è da esagerare...
Basta guardare le date: X-Factor parte subito dopo la resurrezione di Jean la quale avviene in contemporanea con il processo di Magneto.
La scena citata riguardante Magneto si vede su X-Factor #9, cioé meno di un anno dopo la sua redenzione e quando ancora faceva parte degli X-Men ed era anche preside della scuola.
Cronologicamente si colloca all'interno di pagina 16 di Uncanny X-Men #210, quindi ancora ben lungi dal perdere la "retta via".

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QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:35)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 17:18)
Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..

No, scusa, ma non c'è da esagerare...
Basta guardare le date: X-Factor parte subito dopo la resurrezione di Jean la quale avviene in contemporanea con il processo di Magneto.
La scena citata riguardante Magneto si vede su X-Factor #9, cioé meno di un anno dopo la sua redenzione e quando ancora faceva parte degli X-Men ed era anche preside della scuola.
Cronologicamente si colloca all'interno di pagina 16 di Uncanny X-Men #210, quindi ancora ben lungi dal perdere la "retta via".

In quel periodo Magneto appariva perlopiù nelle storie dei Nuovi Mutanti.
La Simonson scrisse quella storia di X-Factor e probabilmente fece apparire Magneto per fare pubblicità alle storie di Dani e soci in cui appariva Magnus e che scriveva anche lei.

Gli X-men pur coabitando con Magnus, Dani e soci, si facevano abbastanza i cazzi loro. Scott non li sentiva da mesi dopo il matrimonio e non sapevano della resurrezione di Jean. Il che la dice lunga sulla felicità e la sinergia che Claremont provava per quel ramo dell'universo mutante. Pensate che gli X-men finalmente seppero dell'esistenza di X-factor soltanto durante il crossover INFERNO. In quei mesi invece, mentre X-Factor si crogiolava in una LENTISSIMA trama da soap opera (pensate che Jean viene a sapere, in modo abbastanza ridicolo, che Ciclope è sposato dagli altri membri della squadra solo dopo il sesto o settimo numero!!!) gli X-men avevano visto i tragici momenti dell'isteria mutante a picco col pestaggio di Xavier, la trasformazione fantasy del mondo creato da Kulan Gath, correvano dietro a Rachel, alle sue bizze problematiche con l'energia fenice e i ricordi tragici spaziotemporali e alla caccia della supersentinella NIMROD. Diciamo che, coerentemente con l'anno 1986, fu il periodo in cui il tema razzismo iniziò a farsi sentire molto. Gli X-men si leccavano le ferite del Massacro Mutante nel mese stesso in cui X-factor ancora si trastullava scontrandosi con la Freedom Force e in cui, in modo altrettanto soapoperistico e ridicolo, dopo aver visto Magneto Ciclope smette di essere preoccupato per gli X-men che non vedeva da mesi e, senza sapere nulla nemmeno di Xavier e della sua partenza nello spazio, dichiara di non volerne sapere niente, offeso dalla presenza dell'ex nemico... (così non si sarebbero più incontrati per chissà quanto... figo eh? Ah, che scrittura geniale). Mentre nel Massacro nemmeno si incrociarono per sbaglio (Wolverine sentì però odori familiari e videro un raggio ottico balenare nelle fogne, roba così a pigliata per il culo...altro che crossover).
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QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 00:18)
In quel periodo Magneto appariva perlopiù nelle storie dei Nuovi Mutanti.
La Simonson scrisse quella storia di X-Factor e probabilmente fece apparire Magneto per fare pubblicità alle storie di Dani e soci in cui appariva Magnus e che scriveva anche lei.

Niente affatto, la Simonson ancora non scriveva New Mutants, ma lo faceva Claremont.
Non c'entra nulla la pubblicità, non in senso stretto: era semplicemente un modo per rappresentare il medesimo scenario visto da due angolazioni differenti, tant'è che Claremont replica la stessa scena sul contemporaneo albo di UXM, solo lo fa nell'ottica di Magneto.
Trattasi di cenni di continuity concordata tra autori (ti sembrerà strano, ma Claremont e Simonson si parlavano), abbastanza normale per il tempo.
Simonson comincerà a scrivere per i Nuovi Mutanti solo più avanti, quasi un anno dopo.
Sino ad allora Magneto lo gestì solo Claremont, sia su UXM che su NM.

QUOTE
Pensate che gli X-men finalmente seppero dell'esistenza di X-factor soltanto durante il crossover INFERNO.

Ma se t'ho appena fatto vedere la scena di UXM #210...
(click to show/hide)

Gli X-Men non incontrano X-Factor sino ad "Inferno", ma comunque sanno che esiste, pur non conoscendo esattamente chi ne siano i membri.
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Inviato il: Mercoledì, 24-Ott-2018, 01:38
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QUOTE (Jenny @ Lunedì, 22-Ott-2018, 19:45)
QUOTE (fiocotram @ Martedì, 23-Ott-2018, 02:26)
Non mi interessa stabilire la proprietà fisica, ma la proprietà intellettual-spirituale.
Credo che a ogni scrittore o disegnatore sia concesso (ed E' stato concesso) di raccontare le proprie storie sugli X-men. Ma che ognuno abbia il diritto di concludere o proseguire la propria. A prescindere dai meccanismi dell'industria, a Claremont non fu permesso non dico di IMPORRE le sue trame, ma nemmeno di seguire come si deve quelle che gli venivano imposte dalle new entry  al tavolo da disegno.
Avendolo estromesso dalla realizzazione, si è persa a mio avviso anche la coerenza del mondo mutante e del suo essere quasi un'isola a parte nel Marvel universe.

Guarda, tu semplicemente non solo ti perdi il fattore "materiale" (che a te non interesserà, ma snobbarlo è un capriccio alla "grillina"), ma anche il fattore "tempo": non c'è nessun autore che può permettersi di scrivere la qualunque gli passi per la testa, in una produzione seriale commerciale, per più di un tot anni (variabile, ma comunque limitato).
O meglio, può farlo per un periodo indefinito solo se lo fa su sue proprietà, altrimenti no.
E la libertà assoluta che tu reclami per Claremont c'è stata, soltanto non è potuta andar oltre un certo numero di anni (e arrivando a sedici si era già piuttosto fuori tempo massimo).
Dopo inevitabilmente è dovuto scendere a compromessi, cosa che tra l'altro ne ha comunque stimolato la fantasia e la capacità interpretativa.


QUOTE
Poi non parlo di normalizzazione, ma di crescita. Evoluzione, l'idea base che ha reso grande la serie.  Personaggi che evolvendosi seguono un altro schema di vita, con nuovi che prendono il posto dei vecchi, personaggi che sembrano andare in direzione di qualcosa, come può esserlo (lasciando da parte l'esempio di un matrimonio)  ANCHE la promozione di un eroe a capo del gruppo o il suo ingresso tra i nemici. Anche la saga di Wolverine malvagio (poi rifatta in almeno due occasioni diverse da due autori differenti, anni dopo) serviva a fare evolvere alcuni aspetti della serie mai più raccontati sul personaggio e su come si rapportava alla squadra.

Ma infatti, tutto ciò avviene ancora oggi, però si tratta di evoluzioni in salsa supereroistica oltre le quali nemmeno Claremont sarebbe mai andato, più libero o meno che fosse.
"Crescita" ed "evoluzione" ci sono sempre nei fumetti seriali americani, ma non hanno mai portato a nulla di definitivo.
Morrison potrà anche averci ironizzato sopra, ma pure lui ha sempre fatto parte di questo meccanismo, quando ha trattato proprietà dalla storia consolidata.
E' inevitabile...

Ma non hai preso in considerazione quello che dicevo io, ossia NON che Claremont dovesse sempre e comunque fare tutto da solo... qui stiamo parlando di un momento in cui Harras, per pura servitù della gleba nei confronti delle superstar del fumetto Lee e company, ESTROMISE Claremont NON dal comandare sulle trame, ma semplicemente dal VEDERE che cazzo di trame avessero escogitato LEE e compagni, i quali giunti a quel momento non erano più solo disegnatori e né tantomeno co-creatori come lo era Byrne con Claremont ( e con Cockrum, anche se il poveraccio fu oscurato più di Byrne nei suoi contributi), ma gli unici a decidere che trame portare avanti e cosa disegnare. A Claremont rimanevano giusto i dialoghi da riempire. E ripeto, lo stesso trattamento si ripeté con John Byrne, il quale si lamentò della stessa cosa DOPO essere subentrato a Claremont. Io dico solo questo: prima gli dai libertà poi gliela togli in modo così repentino? Un po' drastico. Harras poteva fare lavorare scrittori e disegnatori assieme, ma in quel modo non fece altro che tagliare di netto Chris dalla gestione della serie e di farlo scappar via a gambe levate. Un compromesso sarebbe stato meglio.



In realtà non è neanche vero che non cercò mai di collaborare.
Per X-Factor, ad esempio, cercò comunque di proporre un suo trattamento per la serie, un'idea di base (abbastanza intrigante, che coinvolgeva la sorella di Jean anziché lei), cercando di ragionare con Shooter stesso proprio qualche tempo dopo l'incazzatura con Shooter (che poi, diciamocelo, non deriva solo dalla gelosia di Chris per le sue creature ma dai diktat sempre più netti e incomprensibili che un sempre più nervoso e pressato Shooter impose ai suoi autori nella seconda metà del suo "regno", tipo l'incomprensibile progetto New Universe che portò alla sua fine).

E' vero invece, purtroppo, che mollati gli X-men non ebbe grande fortuna autoriale. E' andato innegabilmente a calare e non ha saputo adattare il suo talento a nuove sfide.


Sul suo ritorno alla Marvel, io stesso ho criticato (con riserva) la maggior parte delle sue storie, non dirlo a me. E io stesso sono stato il primo deluso, dopo aver sognato il suo ritorno per, tipo, anni.
Ma venne quasi subito accantonato per il nuovo amore, ossia i Nwe X-men di Morrison.

Anche qui però fare distinzioni aiuta a non fossilizzarsi sul luogo comune: alcune cose belle le ha fatte... cito The End of Grey's.

Su questa storia, in particolare, ho sempre avuto una domanda.
Per quale motivo gli Shi' Ar vanno a sterminare tutti i Grey nel tentativo di eliminare il gene degli ospiti della Fenice... e risparmiano Cable?









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Jenny
Inviato il: Mercoledì, 24-Ott-2018, 01:58
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QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 00:38)
Ma non hai preso in considerazione quello che dicevo io, ossia NON che Claremont dovesse sempre e comunque fare tutto da solo... qui stiamo parlando di un momento in cui Harras, per pura servitù della gleba nei confronti delle superstar del fumetto Lee e company, ESTROMISE Claremont NON dal comandare sulle trame, ma semplicemente dal VEDERE che cazzo di trame avessero escogitato LEE e compagni, i quali giunti a quel momento non erano più solo disegnatori e né tantomeno co-creatori come lo era Byrne con Claremont ( e con Cockrum, anche se il poveraccio fu oscurato più di Byrne nei suoi contributi), ma gli unici a decidere che trame portare avanti e cosa disegnare. A Claremont rimanevano giusto i dialoghi da riempire. E ripeto, lo stesso trattamento si ripeté con John Byrne, il quale si lamentò della stessa cosa DOPO essere subentrato a Claremont. Io dico solo questo: prima gli dai libertà poi gliela togli in modo così repentino? Un po' drastico. Harras poteva fare lavorare scrittori e disegnatori assieme, ma in quel modo non fece altro che tagliare di netto Chris dalla gestione della serie e di farlo scappar via a gambe levate. Un compromesso sarebbe stato meglio.

Ma io non metto in discussione la ricostruzione riguardante il periodo disegnato da Lee e Portacio (salvo qualche dettaglio, decisamente esasperato)...
E' ovvio che Harras ritenesse che Claremont fosse sacrificabile.
Dico solo che il "diritto" di Claremont semplicemente era vincolato all'interesse dell'editore e quindi, prima o poi, avrebbe avuto termine.
Trascorsi sedici anni direi che sia stato più "poi" che "prima", perciò non ci vedo nessuno scandalo.
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fiocotram
Inviato il: Mercoledì, 24-Ott-2018, 02:01
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QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 17:34)
QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 00:18)
In quel periodo Magneto appariva perlopiù nelle storie dei Nuovi Mutanti.
La Simonson scrisse quella storia di X-Factor e probabilmente fece apparire Magneto per fare pubblicità alle storie di Dani e soci in cui appariva Magnus e che scriveva anche lei.

Niente affatto, la Simonson ancora non scriveva New Mutants, ma lo faceva Claremont.
Non c'entra nulla la pubblicità, non in senso stretto: era semplicemente un modo per rappresentare il medesimo scenario visto da due angolazioni differenti, tant'è che Claremont replica la stessa scena sul contemporaneo albo di UXM, solo lo fa nell'ottica di Magneto.
Trattasi di cenni di continuity concordata tra autori (ti sembrerà strano, ma Claremont e Simonson si parlavano), abbastanza normale per il tempo.
Simonson comincerà a scrivere per i Nuovi Mutanti solo più avanti, quasi un dopo.

E' vero li scriveva la Simonson. Mi sa che ho anticipato di qualche mese. Ora capisco perché ho un buon ricordo di certe storie, come Stavamo Solo Scherzando. Non le aveva scritte Louise
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Non mi sembra strano che la Simonson parlasse con Claremont, anzi. Assieme alla Nocenti era il cuore della gestione degli X-men alla maniera di Claremont.
Ma è anche vero che Chris nella serie degli X-men evitò finché potè di far incontrare X-Factor e X-men, fino a Inferno. A parte la scena già citata "speculare" sui due albi, ai quali è abbastanza ASSURDO che non segua un tentativo di Cyke o Warren di passare dalla scuola e capire o parlare con qualcuno. Claremont metteva gli accenni alla testata, certamente. In tutto quell'albo vengono disseminati richiami a X-Factor, viene presentato il suo numero da chiamare nelle pubblicità ovunque e viene citata dalla gente comune.
Ma lo faceva a SUO modo, implicitamente criticando l'idea di base su cui si fondava la testata. Infatti nelle storie degli X-men potevi vedere come, proprio grazie a X-factor, l'isteria mutantofobica CRESCEVA invece di offrire soluzioni
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Jenny
Inviato il: Mercoledì, 24-Ott-2018, 02:10
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Che X-Men ed X-Factor non si incontrino sino ad "Inferno"è lo so, ma comunque nessuna delle due serie ignora l'altra.
C'è solo che al tempo non si usava incrociare di continuo le varie trame e ciò avveniva principalmente nei crossover.
Per il resto, si lasciava tutto agli accenni, pratica che certo non se l'inventa Claremont, ma era prassi comune.
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Jeffrey Lebowski
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QUOTE (Jenny @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 01:10)
Che X-Men ed X-Factor non si incontrino sino ad "Inferno"è lo so, ma comunque nessuna delle due serie ignora l'altra.
C'è solo che al tempo non si usava incrociare di continuo le varie trame e ciò avveniva principalmente nei crossover.
Per il resto, si lasciava tutto agli accenni, pratica che certo non se l'inventa Claremont, ma era prassi comune.

Vero, non si incontrano, ma sanno dell'esistenza gli uni degli altri (almeno fino alla Caduta dei Mutanti, quando gli X-Factor credono gli X-Men morti, come il resto del mondo).

Gli X-Factor sanno che Magneto ora è entrato negli X-Men.

Gli X-Men credo sapessero che i loro vecchi compagni si facessero chiamare X-Terminators e andassero in giro a salvare mutanti. Non so quando si resero conto che erano anche gli X-Factor che "cacciavano" i mutuanti.

La prima volta che li rischiano di incrociarsi fu durante il Massacro Mutante: un raggio ottico rischia di colpire Logan e Ororo. Tempesta chiede "Ciclope?", e Wolverine risponde "E Angelo, Bestia... Tutti gli X-Men originali". Poi un muro crolla, e non riescono ad incontrarsi. Logan quindi non aveva fiutato Jean.

La prima volta che ne sente l'odore sarà quando lui e Tempesta frugano la baita in fiamme di Maddie: Logan sente l'odore di Jean, va fuori di testa e colpisce Tempesta. La quale poi affronterà Muraglia, Commando e il velocista di cui ora mi sfugge il nome..
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ginco
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QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 11:24)
Muraglia, Commando e il velocista di cui ora mi sfugge il nome..

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QUOTE (ginco @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 11:34)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 11:24)
Muraglia, Commando e il velocista di cui ora mi sfugge il nome..

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Jeffrey Lebowski
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QUOTE (fiocotram @ Martedì, 23-Ott-2018, 23:15)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 10:18)
QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:51)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:40)
Mi sa che X-Factor iniziò un po' dopo il processo di Magneto.

Senza dubbio.
Non molto dopo, ma comunque dopo, visto che ad esempio in quelle prime storie (quando cominciò a scriverle la Simonson dopo le poche ideate da Layton) la medesima Jean si scandalizzava venendo a sapere che Magneto era entrato a far parte degli X-Men.

Vero.

Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..


Ricordo bene quella scena. Avviene nel numero 10 o 11 di X-Marvel, comunque uno degli ultimi della prima decina. Iniziai a seguire saltuarialmente quella serie proprio in quel momento, attirato dalla mini di Nightcrawler, uno dei miei personaggi preferiti. Mi ero lasciato alle spalle il Natale del 1991, ed ero già da qualche mese al primo anno di Scuola Media. Gli X-men avevano anch'essi da poco la loro testata, iniziata da Star Comics qualche mese dopo X-marvel, ma presentando materiale di almeno tre anni più datato, anche se tentava di rimettersi in pari presentando tre storie a numero. Quindi, in Italia, quel numero di X-Marvel spoilera la frequentazione di Magneto con gli X-men che sulla testata Star ebbe inizio almeno dieci numeri dopo.

Per quel che riguarda le uscite Usa, quella storia uscì nel fatidico anno 1986, quello significativo per la storia dei comics USA (ricordate Watchmen?). In quel periodo la Marvel per festeggiare il suo anniversario metteva una copertina uguale per tutti i personaggi, ossia una cornice con tutti i personaggi del periodo e un quadro, al centro, che presentava un primo piano del titolare della testata. Il MASSACRO MUTANTE iniziò praticamente un numero dopo. E nello stesso mese la testata Uncanny pubblicava la celebre The Morning After, con una delle copertine più significative disegnate per gli X-men da Romitino.

In Italia invece X-Marvel presentò il Massacro nell'inverno 91 e La Star nella primavera del 92.

Mio primo numero degli X-Men, il 20 "Spettri".

A seguire, il 21, "Il mattino dopo", insieme al 19, "Lupo ferito", che la mia edicola aveva ancora..

Un amore da lì iniziato e, tra alti e bassi, mai finito...

Infatti tuttora, dovessi dire i miei cicli preferiti degli X-Men, direi Claremont/Romita Jr e Claremont/Silvestri...

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QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 09:35)
QUOTE (fiocotram @ Martedì, 23-Ott-2018, 23:15)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 10:18)
QUOTE (Jenny @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:51)
QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Martedì, 23-Ott-2018, 16:40)
Mi sa che X-Factor iniziò un po' dopo il processo di Magneto.

Senza dubbio.
Non molto dopo, ma comunque dopo, visto che ad esempio in quelle prime storie (quando cominciò a scriverle la Simonson dopo le poche ideate da Layton) la medesima Jean si scandalizzava venendo a sapere che Magneto era entrato a far parte degli X-Men.

Vero.

Mi sa abbastanza dopo, visto che in una delle prime storie di X-Factor i cinque vedevano Magneto entrare nella sede del Club Infernale, quindi era già verso la fine della sua "redenzione"..


Ricordo bene quella scena. Avviene nel numero 10 o 11 di X-Marvel, comunque uno degli ultimi della prima decina. Iniziai a seguire saltuarialmente quella serie proprio in quel momento, attirato dalla mini di Nightcrawler, uno dei miei personaggi preferiti. Mi ero lasciato alle spalle il Natale del 1991, ed ero già da qualche mese al primo anno di Scuola Media. Gli X-men avevano anch'essi da poco la loro testata, iniziata da Star Comics qualche mese dopo X-marvel, ma presentando materiale di almeno tre anni più datato, anche se tentava di rimettersi in pari presentando tre storie a numero. Quindi, in Italia, quel numero di X-Marvel spoilera la frequentazione di Magneto con gli X-men che sulla testata Star ebbe inizio almeno dieci numeri dopo.

Per quel che riguarda le uscite Usa, quella storia uscì nel fatidico anno 1986, quello significativo per la storia dei comics USA (ricordate Watchmen?). In quel periodo la Marvel per festeggiare il suo anniversario metteva una copertina uguale per tutti i personaggi, ossia una cornice con tutti i personaggi del periodo e un quadro, al centro, che presentava un primo piano del titolare della testata. Il MASSACRO MUTANTE iniziò praticamente un numero dopo. E nello stesso mese la testata Uncanny pubblicava la celebre The Morning After, con una delle copertine più significative disegnate per gli X-men da Romitino.

In Italia invece X-Marvel presentò il Massacro nell'inverno 91 e La Star nella primavera del 92.

Mio primo numero degli X-Men, il 20 "Spettri".

A seguire, il 21, "Il mattino dopo", insieme al 19, "Lupo ferito", che la mia edicola aveva ancora..

Un amore da lì iniziato e, tra alti e bassi, mai finito...

Infatti tuttora, dovessi dire i miei cicli preferiti degli X-Men, direi Claremont/Romita Jr e Claremont/Silvestri...

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Io ero già in pista dal 1988, dai primi vagiti della Star, notoriamente mooolto prudente quando si trattava di lanciare una nuova testata.
Aspettavamo l'arrivo della testata da una VITA
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perché dalla primavera dell'88 fino al 1991 gli X-men erano stati comprimari inseparabili del ragno...
Quando uscì il primo numero degli X-men era il mio compleanno.
Per festeggiare, ne comprai tre copie uguali, una per me e una per i miei due cuginetti, coi quali giocavo "a fare gli X-men"
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...io ero Ciclope, loro due invece Colosso e Nightcrawler.
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Inviato il: Mercoledì, 24-Ott-2018, 22:35
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Uberlogorrea
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QUOTE (Jeffrey Lebowski @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 04:24)
QUOTE (Jenny @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 01:10)
Che X-Men ed X-Factor non si incontrino sino ad "Inferno"è lo so, ma comunque nessuna delle due serie ignora l'altra.
C'è solo che al tempo non si usava incrociare di continuo le varie trame e ciò avveniva principalmente nei crossover.
Per il resto, si lasciava tutto agli accenni, pratica che certo non se l'inventa Claremont, ma era prassi comune.

Vero, non si incontrano, ma sanno dell'esistenza gli uni degli altri (almeno fino alla Caduta dei Mutanti, quando gli X-Factor credono gli X-Men morti, come il resto del mondo).

Gli X-Factor sanno che Magneto ora è entrato negli X-Men.

Gli X-Men credo sapessero che i loro vecchi compagni si facessero chiamare X-Terminators e andassero in giro a salvare mutanti. Non so quando si resero conto che erano anche gli X-Factor che "cacciavano" i mutuanti.

La prima volta che li rischiano di incrociarsi fu durante il Massacro Mutante: un raggio ottico rischia di colpire Logan e Ororo. Tempesta chiede "Ciclope?", e Wolverine risponde "E Angelo, Bestia... Tutti gli X-Men originali". Poi un muro crolla, e non riescono ad incontrarsi. Logan quindi non aveva fiutato Jean.

La prima volta che ne sente l'odore sarà quando lui e Tempesta frugano la baita in fiamme di Maddie: Logan sente l'odore di Jean, va fuori di testa e colpisce Tempesta. La quale poi affronterà Muraglia, Commando e il velocista di cui ora mi sfugge il nome..

Quello che sto cercando di dire è che FISICAMENTE non si incontrarono per molto tempo.
Sapevano l'uno dell'altro, questo sì.
Ma proprio la questione di MAGNETO negli X-men,per i cinque originali, e l'esistenza di X-Terminators per gli X-men, nel contesto della paranoia antimutante che cresceva in quegli anni... erano due elementi che causavano una distanza, una separazione tra i due gruppi.
Perché Ciclope non ci avrebbe messo proprio nulla a telefonare alla Scuola o ad andare a chiedere spiegazioni a Tempesta.
O a chiedersi che fine avesse fatto Xavier.
Invece non lo fa mai
Questa è una forzatura.
E il motivo di quest'ultima qual era?
Probabilmente, l'attrito che nel mondo reale lo stesso Claremont provava per il varo della testata e che si rifletteva su questa separazione di fatto.






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