Bruno Concina e la Disney, Una lettera aperta molto importante
adivirgilio |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (preacher @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:09) | QUOTE (MAZZOTTA @ Lunedì, 04-Feb-2008, 13:55) | La Disney USA ha deciso di "dimenticare" un classico del fumetto: "Topolino nel paese dei califfi" di Floyd Gottfreson, perchè potrebbe offendere le popolazioni di lingua Araba. Non esiste più. Non esiste. |
ma perchè gli americani si sono rincoglioniti col politically correct. ormai, per paura di offendere qualunque imbecille si svegli la mattina e si alzi col piede sbagliato, tutto viene edulcorato, pastorizzato, omogeneizzato. ovvove. |
Purtroppo non solo gli americani.
Guarda che è successo con Tin Tin in Congo!
Alessandro
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jelem |
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Onslaught
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QUOTE (adivirgilio @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:19) | QUOTE (preacher @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:09) | QUOTE (MAZZOTTA @ Lunedì, 04-Feb-2008, 13:55) | La Disney USA ha deciso di "dimenticare" un classico del fumetto: "Topolino nel paese dei califfi" di Floyd Gottfreson, perchè potrebbe offendere le popolazioni di lingua Araba. Non esiste più. Non esiste. |
ma perchè gli americani si sono rincoglioniti col politically correct. ormai, per paura di offendere qualunque imbecille si svegli la mattina e si alzi col piede sbagliato, tutto viene edulcorato, pastorizzato, omogeneizzato. ovvove. |
Purtroppo non solo gli americani.
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Alessandro
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Vabbé sempre di nazioni poco dotte si parla.
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preacher |
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Arishem della IV Coorte
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QUOTE (adivirgilio @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:19) | QUOTE (preacher @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:09) | QUOTE (MAZZOTTA @ Lunedì, 04-Feb-2008, 13:55) | La Disney USA ha deciso di "dimenticare" un classico del fumetto: "Topolino nel paese dei califfi" di Floyd Gottfreson, perchè potrebbe offendere le popolazioni di lingua Araba. Non esiste più. Non esiste. |
ma perchè gli americani si sono rincoglioniti col politically correct. ormai, per paura di offendere qualunque imbecille si svegli la mattina e si alzi col piede sbagliato, tutto viene edulcorato, pastorizzato, omogeneizzato. ovvove. |
Purtroppo non solo gli americani.
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adivirgilio |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (preacher @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:32) | QUOTE (adivirgilio @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:19) | QUOTE (preacher @ Lunedì, 04-Feb-2008, 14:09) | QUOTE (MAZZOTTA @ Lunedì, 04-Feb-2008, 13:55) | La Disney USA ha deciso di "dimenticare" un classico del fumetto: "Topolino nel paese dei califfi" di Floyd Gottfreson, perchè potrebbe offendere le popolazioni di lingua Araba. Non esiste più. Non esiste. |
ma perchè gli americani si sono rincoglioniti col politically correct. ormai, per paura di offendere qualunque imbecille si svegli la mattina e si alzi col piede sbagliato, tutto viene edulcorato, pastorizzato, omogeneizzato. ovvove. |
Purtroppo non solo gli americani.
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Tutto ciò è molto OT, ma... Alessandro
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Sommo Zotnam |
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Tessiragnatele
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QUOTE (preacher @ Domenica, 03-Feb-2008, 12:56) | la crisi quantitativa è ANCHE causata dalla crisi qualitativa. quando si sceglie (in base a non si sa quali strategie di marketing) di fare (cito chendi) un albo "per bambini un po' scemi" invece che per "per bambini 'adulti'", proprio quando la presenza di nuove forme di intrattenimento dovrebbe spingere per mantenere quella che era la vera forza di Topolino, ovvero unire nella lettura bambini e adulti, beh, l'abisso è là che ti guarda, e tu cominci a guardarci dentro. |
Da Claretta Muci (che mi auguro non mi quereli) in poi, è questo il trend.
"Bambini svegli delle elementari" non è una battuta, è proprio la frase riportata parola per parola (se mi sbagliassi confutatemi tranquillamente, non ho problemi ad avere torto) di quello che dovrebbe essere il target di riferimento.
Ed è da allora che la Disney arranca. Testate piene di potenziale come MM (Mickey Mouse Mistery Magazine) e PK hanno a poco a poco perso tutto ciò che le rendeva "speciali", per poi chiudere ed essere sostituite da roba come X-Mickey e una versione tarocca di PK che han chiuso i battenti dopo pochissimo. Per non parlare della ristampa dei primi numeri di PK con una rubrica iniziale per "bambini svegli delle elementari", con cose come il "punto vendicat(t)ivo". Witch resiste ancora, ma ormai ha perso numerosi lettori.
Topolino ho smesso di leggerlo da anni ed anni: mi sembrava inutile comprare ogni settimana un fumetto che non leggevo.
QUOTE | Bè, anche Topolino in: Ciao Minnotcka! (strip-story di Scarpa), se vogliamo, è un altro tipo di storia "controversa"... (si mosse pure la politica) |
Era praticamente Topolino contro i Comunisti! Solo che in questa storia si chiamavano Ugualisti, si chiamavano "collega" invece che "compagno", avevano come "libro sacro" non "il manifesto comunista" di Karl Marx, ma "la mania ugualista" di Karl Barks! E avevano deposto un re giusto per poi degenerare in una dittatura! La frase migliore della strip: Topolino insegna la libertà di parola a Minnotchka: "Vedi, se io volessi gridare ai quattro venti che il mio presidente è un furbacchione [eh eh, 'furbacchione', adorata politically correctness! ], potrei farlo! Voi potete dire lo stesso?" "Altrochè! Noi lo diciamo sempre, che il vostro presidente è un furbacchione!"
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Bagonchi |
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Asterix
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QUOTE (Sommo Zotnam @ Giovedì, 07-Feb-2008, 13:47) | QUOTE (preacher @ Domenica, 03-Feb-2008, 12:56) | la crisi quantitativa è ANCHE causata dalla crisi qualitativa. quando si sceglie (in base a non si sa quali strategie di marketing) di fare (cito chendi) un albo "per bambini un po' scemi" invece che per "per bambini 'adulti'", proprio quando la presenza di nuove forme di intrattenimento dovrebbe spingere per mantenere quella che era la vera forza di Topolino, ovvero unire nella lettura bambini e adulti, beh, l'abisso è là che ti guarda, e tu cominci a guardarci dentro. |
Da Claretta Muci (che mi auguro non mi quereli) in poi, è questo il trend.
"Bambini svegli delle elementari" non è una battuta, è proprio la frase riportata parola per parola (se mi sbagliassi confutatemi tranquillamente, non ho problemi ad avere torto) di quello che dovrebbe essere il target di riferimento.
Ed è da allora che la Disney arranca. Testate piene di potenziale come MM (Mickey Mouse Mistery Magazine) e PK hanno a poco a poco perso tutto ciò che le rendeva "speciali", per poi chiudere ed essere sostituite da roba come X-Mickey e una versione tarocca di PK che han chiuso i battenti dopo pochissimo. Per non parlare della ristampa dei primi numeri di PK con una rubrica iniziale per "bambini svegli delle elementari", con cose come il "punto vendicat(t)ivo". Witch resiste ancora, ma ormai ha perso numerosi lettori.
Topolino ho smesso di leggerlo da anni ed anni: mi sembrava inutile comprare ogni settimana un fumetto che non leggevo.
QUOTE | Bè, anche Topolino in: Ciao Minnotcka! (strip-story di Scarpa), se vogliamo, è un altro tipo di storia "controversa"... (si mosse pure la politica) |
Era praticamente Topolino contro i Comunisti! Solo che in questa storia si chiamavano Ugualisti, si chiamavano "collega" invece che "compagno", avevano come "libro sacro" non "il manifesto comunista" di Karl Marx, ma "la mania ugualista" di Karl Barks! E avevano deposto un re giusto per poi degenerare in una dittatura! La frase migliore della strip: Topolino insegna la libertà di parola a Minnotchka: "Vedi, se io volessi gridare ai quattro venti che il mio presidente è un furbacchione [eh eh, 'furbacchione', adorata politically correctness! ], potrei farlo! Voi potete dire lo stesso?" "Altrochè! Noi lo diciamo sempre, che il vostro presidente è un furbacchione!" |
La direzione Muci è quella che ha registrato il maggior numero di chiusure di testate. L'appiattimento della qualità delle storie è stato per me l'elemento più rappresentativo della sua gestione. Credo che le responsabilità di tutto questo vadano però condivise anche con i vertici della Disney; la Muci non può diventare il capro espiatorio dello sfascio disneyano. Di solito in una multinazione i dirigenti che toppano perdono il posto oppure vengono trasferiti a incarichi più adeguati alle loro (in)capacità; il caso della Disney italiana è un caso unico, in controtendenza, in cui i dirigenti più sbagliano e più restano ancorati alle loro posizioni. Qualcuno ha una spiegazione o una teoria scientifica che spieghi questo fenomeno?
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Bagonchi |
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Asterix
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QUOTE (reed @ Giovedì, 07-Feb-2008, 16:40) | Da quando hanno affidato l'azienda a Paperoga sono molte le cose alle quali non si riesce a dare una spiegazione... |
Più che Paperoga direi che l'azienda è guidata da Spennacchiotto, scienziato malvagio. Qualsiasi progetto metta in atto, è destinato all'insuccesso sicuro!
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Sommo Zotnam |
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Tessiragnatele
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QUOTE (Bagonchi @ Giovedì, 07-Feb-2008, 08:11) | QUOTE (Sommo Zotnam @ Giovedì, 07-Feb-2008, 13:47) | QUOTE (preacher @ Domenica, 03-Feb-2008, 12:56) | la crisi quantitativa è ANCHE causata dalla crisi qualitativa. quando si sceglie (in base a non si sa quali strategie di marketing) di fare (cito chendi) un albo "per bambini un po' scemi" invece che per "per bambini 'adulti'", proprio quando la presenza di nuove forme di intrattenimento dovrebbe spingere per mantenere quella che era la vera forza di Topolino, ovvero unire nella lettura bambini e adulti, beh, l'abisso è là che ti guarda, e tu cominci a guardarci dentro. |
Da Claretta Muci (che mi auguro non mi quereli) in poi, è questo il trend.
"Bambini svegli delle elementari" non è una battuta, è proprio la frase riportata parola per parola (se mi sbagliassi confutatemi tranquillamente, non ho problemi ad avere torto) di quello che dovrebbe essere il target di riferimento.
Ed è da allora che la Disney arranca. Testate piene di potenziale come MM (Mickey Mouse Mistery Magazine) e PK hanno a poco a poco perso tutto ciò che le rendeva "speciali", per poi chiudere ed essere sostituite da roba come X-Mickey e una versione tarocca di PK che han chiuso i battenti dopo pochissimo. Per non parlare della ristampa dei primi numeri di PK con una rubrica iniziale per "bambini svegli delle elementari", con cose come il "punto vendicat(t)ivo". Witch resiste ancora, ma ormai ha perso numerosi lettori.
Topolino ho smesso di leggerlo da anni ed anni: mi sembrava inutile comprare ogni settimana un fumetto che non leggevo.
QUOTE | Bè, anche Topolino in: Ciao Minnotcka! (strip-story di Scarpa), se vogliamo, è un altro tipo di storia "controversa"... (si mosse pure la politica) |
Era praticamente Topolino contro i Comunisti! Solo che in questa storia si chiamavano Ugualisti, si chiamavano "collega" invece che "compagno", avevano come "libro sacro" non "il manifesto comunista" di Karl Marx, ma "la mania ugualista" di Karl Barks! E avevano deposto un re giusto per poi degenerare in una dittatura! La frase migliore della strip: Topolino insegna la libertà di parola a Minnotchka: "Vedi, se io volessi gridare ai quattro venti che il mio presidente è un furbacchione [eh eh, 'furbacchione', adorata politically correctness! ], potrei farlo! Voi potete dire lo stesso?" "Altrochè! Noi lo diciamo sempre, che il vostro presidente è un furbacchione!" |
La direzione Muci è quella che ha registrato il maggior numero di chiusure di testate. L'appiattimento della qualità delle storie è stato per me l'elemento più rappresentativo della sua gestione. Credo che le responsabilità di tutto questo vadano però condivise anche con i vertici della Disney; la Muci non può diventare il capro espiatorio dello sfascio disneyano. Di solito in una multinazione i dirigenti che toppano perdono il posto oppure vengono trasferiti a incarichi più adeguati alle loro (in)capacità; il caso della Disney italiana è un caso unico, in controtendenza, in cui i dirigenti più sbagliano e più restano ancorati alle loro posizioni. Qualcuno ha una spiegazione o una teoria scientifica che spieghi questo fenomeno?
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Penso che a nessuno importasse chi e come dirigesse la Disney, perchè "i giornaletti pe' bbambini vendono sempre come il pane". Andando a rincorrere questo target han puntato molto su questo, con una progressiva banalizzazione e abbassamento della qualità delle storie.
Non è inoltre la prima volta che si chiude un occhio su una gestione poco oculata (e tra l'altro in questi casi le colpe si possono dare ad altri fattori, stile "scaricabarili", tipo "eh, ma non è colpa delle nostre storie dalla qualità discutibile, sono i giovani che non leggono più, che ci abbandonano per la pleistescion wegon, e così via").
La Disney in fondo è molto buonista, cacciare a pedate qualcuno, dirigente o meno, è una cosa che avrebbe avuto clamore e che difficilmente avrebbero voluto rendere pubblica, qualora fosse mai avvenuta.
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Vincenzo Beretta |
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Yellow Kid
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QUOTE (Sommo Zotnam @ Giovedì, 07-Feb-2008, 06:47) | "Vedi, se io volessi gridare ai quattro venti che il mio presidente è un furbacchione [eh eh, 'furbacchione', adorata politically correctness! ], potrei farlo! Voi potete dire lo stesso?"
"Altrochè! Noi lo diciamo sempre, che il vostro presidente è un furbacchione!"
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Questa in realta' era una barzelletta che gia' girava nei paesi dell'est quando mio padre lavorava da quelle parti negli anni '70 - ma credo che l'origine sia ancora piu' remota.
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