Remake Lost in Space
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Imperatrice spifferona
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Legendary TV’s Lost In SpaNetflix Logoce, a remake of sci-fi master Irwin Allen’s 1965 cult TV classic, is headed to Netflix. I’ve learned that in a competitive situation, with multiple bidders, the streaming network has landed the project, which is being written with an eye toward a straight-to-series order.
The new Lost In Space is described as an epic but grounded science fiction saga focusing on a young explorer family from earth lost in an alien universe and the challenges they face in staying together against seemingly insurmountable odds. It hails from feature writers Matt Sazama and Burk Sharpless (Dracula Untold) who executive produce with Kevin Burns of Synthesis Entertainment, as well as Neil Marshall and Marc Helwig of Legendary TV-based Applebox. Marshall is expected to direct.
Lost In Space has been a long-time passion project for Burns, founder and president of unscripted production company Prometheus (Kendra, The Curse of Oak Island). In 1999, Burns, along with Jon Jashni, formed Synthesis Entertainment, aimed at bringing new life to Allen’s creations with remakes and sequel projects. The company first tried reviving Lost In Space at NBC as a telefilm, but that project went away following the death of original co-star Jonathan Harris, who played Smith. During the 2003-04 season, a reboot of the series landed at the WB in a bidding war, where it went to pilot written by Doug Petrie and directed by John Woo but did not move to series. Meanwhile, a feature adaptation was released in 1998 film written by Akiva Goldsman and directed by Stephen Hopkins. Burns had been working closely with Irwin’s widow, Sheila Matthews Allen. Since her death in 2013, he has been solely spearheading Synthesis’ efforts.
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Imperatrice spifferona
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Tom Strong |
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Nonno Bassotto
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Visti i primi tre episodi. Per ora è una piacevole sorpresa. Forse qualche passaggio è un po' prevedibile, ma i personaggi sono caratterizzati in modo efficace, e la macro-trama sembra interessante. Soprattutto, le dinamiche familiari sono rappresentate senza quel buonismo che ci si potrebbe aspettare. Un po' sacrificato il cameo di Bill Mumy, il Will Robinson della serie originale degli anni 60. Ma è simbolico il fatto che interpreti l'autentico Dr. Smith, la cui identità viene "rubata" dal nuovo personaggio
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Tom Strong |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Will Gaiman @ Sabato, 14-Apr-2018, 10:16) | Se in questa serie non rifaranno sentire, nemmeno come easter egg, il tema musicale del film del 1998 di Apollo 440 tutta questa operazione non avrà avuto senso. |
Il brano di Apollo 440 conteneva il tema proveniente dalla serie originale anni '60, tema che fu scritto nientemeno che da John Williams Nella serie attuale il tema si può udire arrangiato in pompa magna sui titoli di coda.
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Zinzun |
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Sidekick
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Premetto che non ho mai visto lo show originale nè il film, però a me questa serie sta lasciando abbastanza freddino. Visti due episodi ed è veramente la solita solfa, di originale non c'è nulla. Nella famiglia mi stanno poi tutti abbastanza antipatici: la madre che se la tira e vuole avere ragione lei, il padre marine burbero che sembra avere zero empatia con i figli, tipo che appunto è un marine messo lì ad accompagnare gli altri, il bambinello saccente, la figlia (presumo adottiva) perfettina che in seguito al trauma subito è ora insicura, l'altra figlia più scavezzacollo...boh. Per ora mi sta simpatica solo la finta dottoressa che frega tutti XD Però per il reasto è la fiera delle banalità e delle forzature, tipo l'operazione nell'episodio 1 eseguita via radio...mah.
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Zinzun |
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Sidekick
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QUOTE (pangio @ Martedì, 17-Apr-2018, 13:29) | Io ho visto i primi 5 episodi e trovo che si tratta di una serie piacevole, destinata alle famiglie Mi piace: -l'ambientazione space opera -la tematica della sopravvivenza in un ambiente ostile -il robot che è il personaggio che preferisco e che è ancora molto misterioso e almeno per me anche un pò commuovente per l'attaccamento che dimostra per il piccolo Robinson e per la sua famiglia - i ragazzi Robinson -la drssa , una stronza manipolatrice che pensa solo a sè Non mi piace: -l'idea di fondo che in pratica stiamo parlando di una fuga dalla Terra, nel senso che prima l'uomo ha incasinato il pianeta e poi a guaio fatto non ha trovato di meglio che sfancularlo (almeno quelli che riescono a partire) e andarsene su un nuovo pianeta, come se la terra fosse una cosa usa e getta, -l'incredibile ingenuità di credere che in un altro posto non nascernno conflitti e problemi che sono propri dell'essere umano -il rapporto tra marito e moglie in cui ancora una volta la donna viene rappresentata come quella con le palle, che comanda che è orgogliosamente autonoma e il marito davanti a lei cammina in punta di piedi,pronto a scusarsi per ogni respiro che cercare di essere meno uomo p ssibile. Certamente sarò arretrato ma a me il fatto che ad una concezione di coppia sbilanciata favore del maschio ora si sia sostituita ( nel cinema, nel fumetto e nella narrativa) l'opposta visione in cui la donna è quella forte non piace molto. |
Più che altro come hai detto oramai hanno virato sul concetto di "donna cazzuta" ovunque, per bilanciare anni di 2maschilismo", il che è stucchevole. Ora mi attirerò le ire di molti ma boh, onestamente io questo maschilismo imperante non l'ho assolutamente mai visto, nè in giro da persona normale nè in ambienti lavorativi dove anzi, è la donna che spesso e volentieri è più avvantaggiata potendo ricoprire ruoli e mansioni che, per forza di cose, agli uomini non è "concesso" fare. Tipo, quante segretarie ci sono? Avete mai visto segretari uomini? Esempio terra terra, se vado all'ASL della mia città sono 7 donne per otto sportelli, di cui UN uomo. In quella della città vicina ci sono solo donne. Se vado alle Poste trovo 5 sportelli aperti, 4 donne e 1 uomo. Se però vedo operai che asfaltano la strada, quelli sono tutti uomini.
So che il discorso non c'entra veramente nulla con il topic, però non so, pare di essere tornati agli anni in cui le donne combattevano per il diritto di voto, fatto sta che quelle lotte erano ampiamente giustificate, mentre quelle odierne mi paiono futili perchè credo che la donna abbia raggiunto da tempo la piena emancipazione. Almeno lavorativamente tantissimo posti sono appannaggio delle sole donne perchè appunto vogliono ragazze, vedi anche nei negozi, una volta c'era più varietà, ora se entro in un Unieuro mi vedo 5 donne e 3 uomini.
Secondo me è una lotta stupida e oramai mi sono rotto le scatole di trovarmela riproposta nel 90% dei telefilm che vedo. Questo non vuol dire che non devono esserci personaggi femminili forti, anzi, ma ci sono modi e modi. Prendete appunto Lost in Space: abbiamo la madre, che è quella con le palle del gruppo, parte da sola per le missioni, dà ordini a tutti, il marito (militare) deve eseguire e basta tant'è che in un episodio si piega appunto alla volontà della moglie perchè si. Poi lei vuole lasciarlo perchè lui aveva deciso di andare in missione (beh, grazie al cavolo, se mi tratti sempre in quel modo ovvio che cerco di scappare altrove, rifugiandomi nel lavoro per non trovarmi in situazioni difficili da digerire). Cioè, luomo è colpevole pure quando non è colpevole XD Poi abbiamo le due ragazze Robinson, una ha 18 anni ed è provetto medico, l'altra è "smart" e si adatta a tutte le situazioni, entrambi personaggi forti che mettono sotto gli uomini di turno (la dottoressa col meccanico, la ragazza con le trecce il ragazzotto figlio del capogruppo o quel che è). Poi abbiamo il figlio più piccolo che apparentemente è un genio ma è fifone, si fa prendere dal panico per ogni cosa.
Il rapporto familiare tracciato secondo me è veramente poco realistico e non capisco come si possa definirlo un buon ritratto di famiglia, quando si limita a gente che dà ordini, gente che li esegue e gente che a volte li infrange per salvare la vita a chi ha dato l'ordine. Lo schema nei 5 episodi visti è questo. Più che famiglia mi pare di essere nell'esercito, è mancato qualsiasi momento di discussione fra i personaggi anzi, quando ci sono problemi (tipo la dottoressa che era shockata da quanto accaduto nel primo episodio) si viene lasciati a se stessi finchè non ci si riprende.
Non è una brutta serie, la sto guardando e l'oretta passa velocemente, però ci sono veramente molte forzature e cose che uno deve mandare giù in questa "nuova" Hollywood.
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Tom Strong |
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Nonno Bassotto
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Ma forse non ci serve una serie TV che ci mostri "come dovrebbe essere" il rapporto uomo/donna, forse sono più interessanti serie che si ispirano alla realtà delle cose. La madre dei Robinson non è un personaggio interamente positivo, è una donna autoritaria, determinata. Del resto ha cresciuto tre figli da sola per anni. Probabilmente, se il rapporto col marito è arrivato alle soglie del divorzio, lei ha molte responsabilità. Come molte responsabilità le ha il marito, che è letteralmente scappato dalle difficoltà del rapporto. All'inizio della serie John Robinson non è affatto un uomo sottomesso (non credo che lo diventi completamente neppure dopo). Nel primo episodio decide da solo di mandare Will nel lago ghiacciato per recuperare le batterie, contro la volontà di tutto il resto della famiglia. Ma è l'uomo che non vuole più scappare. Che piano piano recupera il rapporto con la moglie. Questo vuol dire che deve accettare di entrare nell'orbita (rischiosa) della personalità della moglie? Sì. Questo vuol dire che ne rimarrà schiacciato, come da un buco nero? Vedremo. Intanto si fa amorevolmente torturare nei test per il decollo della Jupiter, condotti dalla moglie sadica Comunque, se questa è la "fiera delle banalità", a me va bene. Perché di donne che menano le mani ne abbiamo avuto a iosa, nel fantasy. Di un rapporto marito/moglie sottilmente disfunzionale, meno. Anzi, non me ne ricordo. Mi sembra comunque un elemento di interesse, in una serie famigliare di intrattenimento.
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