Aronofsky dirige Wolverine 2, Comicus.it
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Yellow Kid
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QUOTE (Peter Parker @ Mercoledì, 20-Ott-2010, 15:06) | QUOTE (pegapaulus @ Mercoledì, 20-Ott-2010, 15:02) | scambiando pure qualche parola con l'accompagnatore/trice di turno, che sapenso che sei appassionato di fumetti, ti tartassa domandandoti se la storia è uguale a quelle sul fumetto. |
Grazie a dio quando vado a vedere un film tratto da un fumetto, o sono solo o ci vado accompagnato da appassionati come il sottoscritto che stanno zitti e si godono lo spettacolo. |
Quello che mi preoccupa di più sinceramente è che, nonostante queste interferenze, il film lo si riesce a seguire così facilmente già alla prima visione che alla fine ti accorgi da solo quanto sia un pò facilotto come prodotto.
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Myskin |
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Redazione Comicus
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QUOTE | Ne "Il cavaliere oscuro" credo che l'arte di Nolan e il background mainstram del personaggio si siano fusi in maniera perfetta. Questo perché Batman evocava suggestioni e tematiche compatibili col tipo di storie che Nolan adora girare. |
No, non è solo quello. Non lo dico con polemica, ma la compatibilità umana di un regista con il personaggio in questo particolare campo cinematografico è uno degli elementi in gioco, ma non l'unico e - ai fini del prodotto finale - certamente non il più influente. Stiamo parlando di proprietà intellettuali che servono soprattutto come brand per la vendita di altri prodotti: come le patatine del Macdonald's devono piacere a tutti, quindi i produttori tengono accuratamente sott'occhio ogni passo del processo produttivo, influendo praticamente in ogni momento. Il ruolo del regista è quasi secondario, paragonabile a quello di un tecnico esecutore. un ruolo fra l'altro che divide con i responsabili di effetti e scene d'azione. Ricordo che Gavin Hood, quando ha fatto Wolverine 1, aveva vinto un Oscar con una storia drammatica di randagismo e banditi sud Africani, e uno dei cosceneggiatori aveva fatto la 25esima Ora. Non ditemi che non era un'accoppiata in sintonia con il personaggio (sulla carta), ma poi sappiamo tutti come è andata a finire.
Certo, c'è il caso di Nolan, ma Nolan è intervenuto su un personaggio commercialmente già bruciato coi film di Schumacher, e fra l'altro intrufolandosi in un contesto quasi irripetibile nella storia della Warner Bros. Fra l'altro potendosi permettere una minima autonomia creativa grazie al fatto che uno dei produttori di Begins era sua moglie, cioè Emma Thomas. è un'eccezione, non la regola. Guardate cosa è successo a Jon Favreau, benchè si fosse guadagnato la fiducia della Marvel con Iron man. Personalmente non ho assolutamente fiducia in nessuno dei film di supereroi prossimi venturi, sia quelli a "catena di montaggio" della Marvel (cioè Thor, Cap, IM3 fino ai Vendicatori), sia quelli della Warner su personaggi come Green Lantern. Se va bene, ci beccheremo dei nuovi Iron man, se va male, beh, di esempi certo non ne mancano. L'unico che rappresenta un'incognita ad oggi è Superman, ma anche qui perchè nasce in condizioni produttive finora inedite (con un autore nella cabina di comando del produttore) e ancora non sperimentate.
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alberto1 |
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Asterix
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secondo me i film marvel hanno una loro dignità in quanto opere seriali... in un certo senso agigornano il concetto di serial cinematografico (alludo ai bellissimi serial rko, universal, ecc.) prodotti pregevoli
certo preferisco gli adattmaneti in cui emerge la personalità dell'autore rispetto alla fedeltà all'originale, o quelle in cui le riflessione sull'intertestualità si fa riflessione sull'espressività del cinema (hulk di ang lee, la trilogia di raimi, e spero in branagh, che non amo particolarmente ma che con thor potrebbe realizzare una personale rilettura in chiave shakespeariana, come nel non bellissimo frankenstein), rispetto ai lavori artigianali (l'incredibile hulk, iron man, x-men)
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ocramiggop |
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QUOTE (alberto1 @ Mercoledì, 20-Ott-2010, 09:44) | secondo me i film marvel hanno una loro dignità in quanto opere seriali... in un certo senso agigornano il concetto di serial cinematografico (alludo ai bellissimi serial rko, universal, ecc.) prodotti pregevoli
certo preferisco gli adattmaneti in cui emerge la personalità dell'autore rispetto alla fedeltà all'originale, o quelle in cui le riflessione sull'intertestualità si fa riflessione sull'espressività del cinema (hulk di ang lee, la trilogia di raimi, e spero in branagh, che non amo particolarmente ma che con thor potrebbe realizzare una personale rilettura in chiave shakespeariana, come nel non bellissimo frankenstein), rispetto ai lavori artigianali (l'incredibile hulk, iron man, x-men) |
Povero Kenneth, se non si rilancia la carriera con "THOR", con quale altro film lo farà, con l'ennesimo adattamento di un'opera shakesperiana che vedranno in pochi?
Marco "Doc Ock" Poggi
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Marco Poggi
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (Neutron @ Mercoledì, 20-Ott-2010, 11:46) | QUOTE | Se va bene, ci beccheremo dei nuovi Iron man |
secondo me è il massimo che si possa fare con un film tratto dai fumetti o meglio senza le eccezioni di cui ha beneficiato Nolan (descritte ottimamente da Myskin) il massimo che si può fare è quello e spero di essere sbugiardato presto da Thor e gli altri in rampa di lancio... |
No, si può fare di più. Nel caso di Iron Man per esempio non ci sarebbe voluto così tanto a scrivere una sceneggiatura meno inconsistente.
Che poi, io capisco il punto di vista attuale, che va da Daredevil, a Ghost Rider, passando per Iron Man e Hulk. Capisco che l'offerta di film marveliani abbia superato la domanda, e che troppo spesso in questi anni si sia preferito invadere il mercato a discapito della preparazione e della qualità. Ma ricordiamoci che la "prima invasione" dei film marveliani ci aveva offerto dei prodotti dignitosi e interessanti, e che aveva preparato, MOLTO prima del Batman di Nolan (il cui primo capitolo, ricordiamolo, non era chissà cosa), una vera rinascita del genere. Se fossimo ancora negli anni di Spider-man 1 e 2, dell'Hulk di Ang Lee e dei due X-men di Singer il nostro punto di vista non sarebbe così fosco e pessimista. Ecco, per me quel periodo non si è ancora concluso, e spero che il vicolo cieco produttivo in cui ci si è infilati in questi anni riesca, proprio grazie al Cavaliere Oscuro di Nolan, a invertire la sua direzione. E' vero che le major vogliono capitalizzare i personaggi, che i film servono soprattutto a generare masse enormi di liquidità data dalle licenze pubblicitarie, ma è anche vero che PROPRIO in virtù di questa cosa non possono certo lasciare che i loro film vengano realizzati da cretini in grado di sputtanare i suddetti personaggi. Gli stessi registi e attori... perché dovrebbero perdere l'occasione di lavorare (bene) su prodotti in grado di decuplicare la loro notorietà? Downey jr ci ha visto giusto su Iron Man, e il fatto stesso di partecipare al film, curando la sua interpretazione, gli ha fatto guadagnare fama e fortuna. Lo stesso possiamo dire per Nolan...la possibilità di girare un mainstream originale e coinvolgente come Inception deriva anche dall'affidabilità e dal successo avuto con un'icona acchiappasoldi come Batman. I registi e gli attori vogliono lavorare. Perché non provare a seguire certi esempi, provando a unire le forze con Hollywood e realizzando prodotti mainstream validi, che non sputtanino i soldi o la carriera di nessuno?
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Myskin |
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Redazione Comicus
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QUOTE | Ma ricordiamoci che la "prima invasione" dei film marveliani ci aveva offerto dei prodotti dignitosi e interessanti, e che aveva preparato, MOLTO prima del Batman di Nolan (il cui primo capitolo, ricordiamolo, non era chissà cosa), una vera rinascita del genere. Se fossimo ancora negli anni di Spider-man 1 e 2, dell'Hulk di Ang Lee e dei due X-men di Singer il nostro punto di vista non sarebbe così fosco e pessimista. |
Veramente credo di essermi disinteressato ai film di supereroi quasi immediatamente, fin dalla primissima ondata. forse già fin da X-men. Hulk di Lee, per dire, l'ho recuperato in DVD. Il mio interesse è stato recuperato con Batman Begins, che comunque era di parecchie lunghezze migliore rispetto a quello che si era visto fino a quel momento, a parte Spider-man 1 (che però aveva anche lui dei problemi).
Personalmente, comunque, non ritengo nè di avere un punto di vista nè fosco nè pessimista. Non è che i film di supereroi siano particolarmente sfigati. Sono nella medesima linea del 99% dei film d'azione hollywoodiani di ultima generazione, quelli delle major, i quali - nel caso dei film ad alto costo - presentano grosso modo le medesime limitazioni. Per dire, non è che vedo grandi differenze fra un Terminator Salvation, un Harry Potter e la media generale dei film di supereroi. In questo non ci vedo niente di male: è un'industria, i film funzionano come prodotti e ne prendo atto. I lavori mainstream VERAMENTE notevoli e validi restano anch'essi delle eccezioni, anche al di fuori dei supereroi. In generale sono lavori di dignitosa mediocrità, senza infamia e senza lode (quando va bene). Ne prendo atto, e mi sta bene.
Il punto è che personalmente non sento il bisogno di trasposizioni cinematografiche. O meglio, mi interessano nell'ambito dell'evoluzione culturale dei supereroi, mi interessano per il rinnovamento delle icone, eccetera, ma, come dire, non sento il bisogno di vederli a tutti i costi. Il cinema che prediligo, anche il cinema importante, per me non sta necessariamente qui. Al momento, per dire, il film fumettistico che attendo con più interesse è Scott Pilgrim, che è tratto da un fumetto che nemmeno ho mai letto e non intendo leggere.
E sì, registi e gli attori vogliono lavorare, ma non è che possono sempre scegliersi il lavoro: DEVONO anche lavorare. E molti film di supereroi non credo richiedano grandissima preparazione. Siamo franchi, quanto si sarà dovuto sbattere Tim Roth per fare l'Abominio in Hulk 2? O Spacey in Superman returns? Si tratta di ruoli che pagano bene, garantiscono una certa visibilità e non richiedono poi grandissime prestazioni.
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Spirito con la Scure
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A me, invece, interessano e molto.
Infatti mi dispiace sentir dire "non mi aspetto un Padrino, ma un film a là Iron Man sarebbe più che buono", no, perché ? Non è che ogni genere debba avere un limite qualitativo invalicabile. Se mi fai X-Men, io cmq, mi aspetto il massimo, che è un film da 9,5 ( tipo la Passione di Giovanna d'Arco, o Fratelli) non vedo perché dovrei aspettarmi di meno.
Chiarisco, non è che mi aspetto che Thor sarà un capolavoro, ma mi piacerebbe che, a partire proprio dai fan, poi dagli spettatori, ci sia questo desiderio.
Ora, il metro di paragone è The Dark Knight (magnifico per me, da 9), ma è sbagliato. E non è sbagliato perché è un bellissimo film, è sbagliato perché lo si considera il migliore tratto da un fumetto (potrebbe allora anche essere un film da 8,5 , per altri da 8 o ancora meno). Il metro di paragone dovrebbe essere sempre col film che si considera più alto, indipendentemente dal genere. Perchè non è scritto da nessuna parte che un film di supereroi debba forzatamente soffrire di complessi d'inferiorità a favore di un dramma.
(ora, tutto questo, tenendo conto delle procedure economiche della macchina cinema: proprio per questo sottolineo il paragrafo 'Chiarisco, non è..." )
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Mr. Glass |
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Agente T.N.T.
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QUOTE (Myskin @ October 20, 2010 12:31 pm) | Siamo franchi, quanto si sarà dovuto sbattere Eli Roth per fare l'Abominio in Hulk 2? |
Molto poco, visto che l'ha interpretato Tim Roth. In quale, in effetti, s'è sbattuto a sua volta veramente poco, forse consapevole di essere terribilmente fuori ruolo.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE | E sì, registi e gli attori vogliono lavorare, ma non è che possono sempre scegliersi il lavoro: DEVONO anche lavorare. E molti film di supereroi non credo richiedano grandissima preparazione. Siamo franchi, quanto si sarà dovuto sbattere Tim Roth per fare l'Abominio in Hulk 2? O Spacey in Superman returns? Si tratta di ruoli che pagano bene, garantiscono una certa visibilità e non richiedono poi grandissime prestazioni.
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Eppure Spacey e Roth mi sono piaciuti. Dei due film in cui lavorano penso il peggio possibile (oddio, in realtà più Superman Returns che Hulk, la cui intro rimane carina), ma le loro performance sono ben riuscite. Per "ben riuscito" intendo che la prestazione non era al livello dei film maggiori, ma neppure degna di sputtanamento. Il che non dipende secondo me dal fatto che fossero già bravi attori alle prese con ruoli facili, ma da quel minimo impegno e onestà che hanno comunque profuso all'interno dei loro personaggi. Ci avranno messo meno, rispetto a ruoli più impegnativi? Buon per loro, il risultato resta godibile. Cosa che non si può dire nei confronti di altri attori blasonati che si sono limitati più di quanto lo script richiedesse. Se confrontiamo lo Spacey di Superman Returns (film malriuscito) con i due supercriminali di Batman Begins, lo trovo immensamente più cattivo e convincente. Ora... quello che chiedo a un film di supereroi, un sottogenere dell'action movie (e non vedo perché un action movie debba essere fatto male o in modo stupido, pur essendo "prodotto") è in realtà molto semplice: storie ben congegnate e interpretazioni decenti. Questo è ciò che è anche Il Cavaliere Oscuro, né più né meno. Un prodotto mainstream, ma intelligente e ben fatto. Un qualcosa che non rinuncia alla componente commerciale e allo spettacolo senza ammorbare lo spettatore con una storia fotocopia e interpretazioni idiote. Non vedo per quale ragione punire il pubblico che cerca action movie realizzando prodotti stupidi.
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Non rilancio il discorso sulle performance di Roth e Spacey (se non per dire che le trovo penose: roba che attori di quel calibro potevano fare anche senza leggere il copione, visto il livello delle battute poi) e mi limito a questo:
QUOTE | Un qualcosa che non rinuncia alla componente commerciale e allo spettacolo senza ammorbare lo spettatore con una storia fotocopia e interpretazioni idiote. Non vedo per quale ragione punire il pubblico che cerca action movie realizzando prodotti stupidi. |
I motivi sono tanti. Una cattiva opinione dell'intelligenza media dello spettatore, per esempio (impressione comunque fondata, se poi certi filmacci sono comunque dei successi). Il fatto che più uno script è curato più richiede impegno e quindi tempo e quindi soldi. Il fatto che molti film siano in sostanza degli spottoni commerciali con Product Placement ovunque. Non importa il perchè: da parte mia prendo atto che la situazione è questa, mi adeguo e vivo bene lo stesso, anche perchè certo non sono privo di esperienze cinematografiche interessanti (anche in Televisione, dove ormai sono concentrati tutti i veri talenti cinematografici USA).
Andiamo all'atto pratico: questa, che ho preso da wiki, è una lista di tutti i film prodotti dalla 20th century Fox nel 2010 (ho preso la Fox, ma potevo prendere anche un'altra major).
QUOTE | Tooth Fairy January 22, 2010 Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief February 12, 2010 My Name Is Khan February 12, 2010 Diary of a Wimpy Kid March 19, 2010 Date Night April 9, 2010 Marmaduke June 4, 2010 The A-Team June 11, 2010 Knight and Day June 23, 2010 Predators July 9, 2010 Ramona and Beezus July 23, 2010 Vampires Suck August 18, 2010 Avatar: Special Edition August 27, 2010 Machete September 3, 2010 Wall Street: Money Never Sleeps September 24, 2010 |
Come vedete, tutti film che rasentano al massimo il gradevole con riserva, e perlopiù cazzate tipo Marmaduke o film già nati mediocri come Wall street 2.
I migliori, tanto per dire, tra quelli che conosco, mi sembrano Machete e Predators, che già di loro non sono dei capolavoroni. Avatar è una riproposizione, e comunque fa caso a se stante.
Ed è così per TUTTE le major. Un pugno di lavori meritevoli in mezzo ad un sacco di robetta. Che è poi la stessa cosa che si può dire dei film supereroistici (che forse, ora che mi viene in mente, soffrono di qualche tara in più, essendo spesso concepiti come prodotti per famiglie e soprattutto essendo portatori di un marchio cui dare risonanza)
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