Injection - Ellis/Shalvey, !
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Aquila della Notte
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QUOTE (lasec @ November 19, 2016 07:03 am) | QUOTE (bruce banner @ November 19, 2016 05:04 am) | Scusate ma chi sarebbe che fa prezzi più bassi? Leo della Star costa 15 euro. Ecco forse là Panini ha la cartonatura, ma i prezzi son quelli. |
Leo della Star? Forse intendevi Low (e Drifter).
p.s. ieri mi sono letto le velatissime accuse alla casa editrice sul blog di Antani... Un Antani correttissimo, e non faccio del sarcasmo.
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Si, ovviamente Low, maledetto correttore .
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nda |
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Little Nemo
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QUOTE (MrNobody @ November 20, 2016 11:41 am) | Non una parola sul fumetto […] |
Si potrebbe cominciare dicendo che non è affatto assimilabile a Planetary, o perlomeno non più di quanto lo fosse Global Frequency. ;-)
Detto questo "Injection" è una storia di fantascienza mista ad altri generi. Una fantascienza prossima e non remota, molto attuale, quella per cui Ellis è noto ed apprezzato, che qui si tinge di soprannaturale (magia, se volete) e a un certo punto (secondo volume) vira verso il giallo.
Il pregio maggiore dell'opera (sinora) è il lavoro sui personaggi e l'idea ambiziosa dell'iniezione (di futurismo, caos, ai, fate voi) fatta alla società presente e gli sviluppi da esplorare. La critica principale che si può fare (già fatta a "Trees") è che sia un po' "lento" e si stia ancora esplorando (ex post facto) la premessa iniziale di cosa abbiano combinato qualche anno fa i protagonisti.
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PasseggeroDelVento |
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Uomo Mascherato
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bel volume.. acquistato da amazon e arrivato a casa in perfette condizioni la storia è molto appassionante e l'unica controindicazione è il ... dover aspettare il volume successivo (come con TREES!) ... in parole povere da avere (e leggere!)
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MrNobody |
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Uomo Mascherato
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QUOTE | Si potrebbe cominciare dicendo che non è affatto assimilabile a Planetary, o perlomeno non più di quanto lo fosse Global Frequency. ;-)
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Invece i punti in comune con Planetary sono parecchi, difficile non accorgersene ;-) Innanzitutto il fulcro della storia stessa... "è uno strano mondo", ricordi?. In Planetary era la base dalla quale partivano le storie e il plot principale, in Injection addirittura lo scopo che anima gli sforzi dei protagonisti (nel passato) e dell'antagonista (nel presente). Anche i personaggi hanno molte analogie con quelli di Planetary sia come impronta generale che come ruolo nella vicenda. La Killbridge è un po' l'alter ego di Snow, il fulcro della storia, carismatica e implacabile, con un passato che la lega a filo doppio con quanto sta accadendo. Gli altri membri del gruppo ricoprono dei ruoli simili a quelli che avevano Drummer, Jackita e Ambrose, ognuno con una sua specialità da mettere al servizio del gruppo. Poco importa che in planetary si trattasse di superpoteri e in Injection di "super specialità" (il super investigatore, il super agente segreto, la super hacker). I disegni infine. Shalvey non è Cassaday ma nell'impostazione lo ricorda parecchio e la struttura delle tavole non si discosta molto da quella del vecchio capolavoro di Ellis.
QUOTE | La critica principale che si può fare (già fatta a "Trees") è che sia un po' "lento" e si stia ancora esplorando (ex post facto) la premessa iniziale di cosa abbiano combinato qualche anno fa i protagonisti.
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Un po' lento........... Tipo i film di Tarkovsky? O Il Gattopardo? In questi sei episodi troviamo scienza, fantascienza, spionaggio, horror, azione, mistery, magia, splatter, combattimenti, sparatorie, umorismo (un pizzico), etc, etc. Sì, lentissssiiiiimoooooooo...
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marco_sanfy00 |
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Arishem della IV Coorte
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QUOTE (MrNobody @ Sabato, 03-Dic-2016, 18:22) | QUOTE | Si potrebbe cominciare dicendo che non è affatto assimilabile a Planetary, o perlomeno non più di quanto lo fosse Global Frequency. ;-)
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Invece i punti in comune con Planetary sono parecchi, difficile non accorgersene ;-) Innanzitutto il fulcro della storia stessa... "è uno strano mondo", ricordi?. In Planetary era la base dalla quale partivano le storie e il plot principale, in Injection addirittura lo scopo che anima gli sforzi dei protagonisti (nel passato) e dell'antagonista (nel presente). Anche i personaggi hanno molte analogie con quelli di Planetary sia come impronta generale che come ruolo nella vicenda. La Killbridge è un po' l'alter ego di Snow, il fulcro della storia, carismatica e implacabile, con un passato che la lega a filo doppio con quanto sta accadendo. Gli altri membri del gruppo ricoprono dei ruoli simili a quelli che avevano Drummer, Jackita e Ambrose, ognuno con una sua specialità da mettere al servizio del gruppo. Poco importa che in planetary si trattasse di superpoteri e in Injection di "super specialità" (il super investigatore, il super agente segreto, la super hacker). I disegni infine. Shalvey non è Cassaday ma nell'impostazione lo ricorda parecchio e la struttura delle tavole non si discosta molto da quella del vecchio capolavoro di Ellis.
QUOTE | La critica principale che si può fare (già fatta a "Trees") è che sia un po' "lento" e si stia ancora esplorando (ex post facto) la premessa iniziale di cosa abbiano combinato qualche anno fa i protagonisti.
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Un po' lento........... Tipo i film di Tarkovsky? O Il Gattopardo? In questi sei episodi troviamo scienza, fantascienza, spionaggio, horror, azione, mistery, magia, splatter, combattimenti, sparatorie, umorismo (un pizzico), etc, etc. Sì, lentissssiiiiimoooooooo...
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beh il mistero in sè resta immutato... EDIT scusa io parlavo di Trees
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mgcgio |
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Asterix
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Letto stasera il primo volume pubblicato da Saldapress.
E' un ottimo inizio. Una situazione di partenza molto intrigante e cupa, un mix tra fantascienza e fantastico. Personaggi carismatici. Mi sembra però una serie che, per funzionare, dovrà essere lunghetta. Spero che Ellis non si perda per strada, travolto da altri progetti.
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Spiro |
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Yellow Kid
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Ho appena finito una mini-maratona di Injection, dall'1 al 10.
Parto dal presupposto che qualsiasi cosa scriva Ellis vale la pena leggerla perché dice delle cose interessanti sul presente e sul futuro. Questo perché lui è fondamentalmente uno scrittore di fantascienza e qui il fulcro di tutto sta nel concetto di singolarità, il momento in cui la tecnologia ci sfuggirà di mano. Poi essendo inglese ci mescola un po' di esoterismo e di folklore magico perché quelli non possono mancare e il risultato è, se non originalissimo, comunque esaltante. I disegni e i colori sono bellissimi anche se non al livello di Moon Knight.
Il secondo presupposto è che l'Ellis degli ultimi 10 anni circa ha sviluppato una narrazione talmente dilatata che sfiora l'irritante. La buona notizia però è che in Injection funziona da dio, si tratta solo di tenere duro qualche numero, fino al 5 per capire di cosa si sta parlando e fino al 6 per cominciare a gasarsi con la trama.
Insomma bello bello.
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