Le conclusioni di quell'articolo mi sembrano molto azzardate. L'idea che Kingpin scoprisse l'identità di Spider-man non è un idea originale poi ripresa da born again, ma una semplice riproposizione di quello che era già successo con Norman Osborn (che all'epoca era considerato morto e non riutilizzabile)
Di storie in cui l'identità segreta di un eroe viene scoperta... beh, ce ne erano già state a bizzeffe, nel caso di Devil c'era già stato Starr Saxon, e Frank Miller aveva già giocato con questo tema per utilizzarlo in modo originale con Ben Urich (che scopre l'identità segreta di Devil ma decide di non svelarla)
La trama di Shooter descritta da Guidi mi pare totalmente convenzionale e classica:
- Zia May sembra morta (per la ventesima volta) ma non è vero.
- Il cattivo "muore nella lotta". (come Green Goblin, guarda caso...)
- L'identità segreta è sana e salva, storia senza conseguenze di rilievo a parte la morte di villain ancora utili.
Anche Vanessa che lascia Kingpin... era stato minacciato più volte da Vanessa, anche in Spider-man.
Insomma, pensare che Miller abbia avuto bisogno di questi "spunti"... significa pensare che Miller non avesse letto praticamente nessun fumetto Marvel prima di questa sceneggiatura. Nemmeno i suoi.
Per vedere che non è così, basta vedere oltretutto la DATA di Born again: il primo albo è datato febbraio 1986. Significa che è stato pubblicato nell'ottobre 1985, e probabilmente scritto e disegnato entro l'estate 1985.
in questo post Shooter dice che "the manhattan Project" era stata messa in cantiere dopo che aveva già lasciato la Marvel...