Serie da Libreria Bonelli, pareri e impressioni
rimatt |
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (Paolo Papa @ Sabato, 07-Dic-2019, 08:00) | QUOTE (Starshadow @ Sabato, 07-Dic-2019, 02:48) | PS: E Attica l'ha provato qualcuno? Mi attrae e respinge al tempo stesso (non ho letto il fcbd, eh!)... |
Mi ha un po' deluso, mi aspettavo meglio dal numero 0.
È un po' troppo bambinesco - per i miei gusti - sia nello sviluppo della trama sia nell'interazione dei personaggi (e bevilacqua è uno che mi piace)
Provo il secondo numero poi vedo
(confezione manga carina)
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Semplificando molto, mi sembra che abbia una struttura e personaggi da shonen. Però Bevilacqua ci crede davvero, non scrive con l'atteggiamento postmoderno di chi si sente in realtà superiore e distaccato. Si "immerge" nel genere e si diverte. A me il primo albo è piaciuto, e attendo il prossimo con una certa curiosità.
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Wretchik |
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Uomo Mascherato
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Preso anch'io ATTICA
copertina molto bella, l'ho trovata di materiale un pelo troppo rigido per il formato: ogni volta che apro il volumetto temo di piegarla in maniera irreversibile
storia interessante per quanto non originale, bei dialoghi, belle scene si vede davvero che Bevilacqua ci crede, confermo pure io, non sembra un'opera "a freddo" - poi magari l'hanno preparata a tavolino con gli ingredienti e le influenze e i riferimenti pop misurati al milligrammo, non so
NON mi sono piaciuti i disegni: B. usa questa inchiostrazione sottilissima che mi ricorda le strisce del Panda, ci sono un sacco di grigi, i volti sono veramente "basic"... mi è sembrato in alcune pagine un manga standard "da scans", di quelli disegnati con lo stampino di uno stile anonimo e sempre uguale, come dire... industriale
Già meglio invece nel prologo (a fine volume) dove l'inchiostrazione si fa più corposa, i corpi e i movimenti più fluidi, il tratto più personale.
Detto questo io non lo boccio, anzi rimango a bordo fino alla fine. Potrebbe valerne la pena.
PS: il design del "power ranger" è molto fico.
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kento |
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Spirito con la Scure
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Ho letto finalmente "Le luci dell'ovest", la prima delle nuove avventure dello Sconosciuto, ed il mio giudizio, purtroppo, è complessivamente negativo. Non sono mai stato un purista del personaggio creato da Magnus, di Unknow ho ad esempio apprezzato molto di più i primi 6 volumetti tascabili, veloci e dinamici, rispetto alla pesantezza delle storie pubblicate su rivista (soprattutto "L'uomo che uccise Ernesto Che Guevara, ma anche "Full moon in Dendera" non scherza), e quindi mi sono accostato con curiosità e nessun preconcetto alla lettura di questo volume. Però in queste due prime avventure ho ritrovato proprio poco del "vecchio" Sconosciuto... Sicuramente, come ha già detto qualcuno, la scelta delle didascalie in prima persona ha tolto l'aura di mistero che gravava sull'antieroe magnusiano. Inoltre, qualcuno mi corregga se sbaglio, ho notato che il personaggio di Brolli è molto più deciso, crudele e consapevole rispetto alla versione originale, in cui spesso si vedeva Unknow invischiato suo malgrado in situazioni più grandi di lui, con l'unico obiettivo di salvare la pellaccia... Ma al di là di tutto, anche la trama in quanto tale non mi ha minimamente coinvolto ed appassionato. Troppi flashback a NYC, troppi personaggi di cui ci si dimentica l'esistenza dopo aver voltato pagina, e poca dimestichezza nel tratteggiare la Berlino Est dell'epoca, che avrebbe potuto essere una suggestiva ambientazione per una storia di spie e complotti. Non viene fuori il grigiore della DDR, non si vede il muro, non si percepisce il clima di sospetto, di paura, di intimidazione che gravava sulla popolazione. Un'occasione sprecata anche da questo punto di vista. Fabbri non è Magnus, ovviamente, ma fa comunque un buon lavoro, nobilitato ulteriormente da alcune panoramiche davvero spettacolari. In conclusione, fosse stato pubblicato in edicola, avrei potuto dargli un'altra chance... Ma così, ahimè, molto probabilmente sono già costretto a scendere.
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Night Walker |
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Little Nemo
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Anche il mio giudizio sulle Nuove avventure dello Sconosciuto è in linea coi pareri apparsi finora. Sostanzialmente negativo. Oltre ai difetti già segnalati, aggiungo che l'ossessiva presenza di fitte didascalie coi pensieri di Unklnow finisce col rendere il "ritmo" monocorde. Tranne che in un paio di frangenti ...quando il protagonista prepara e lancia le molotov, quando elimina gli agenti russi... non ci sono accelerate né frenate. La storia scorre lenta e pesante, senza sussulti di sorta, e dopo un po' stufa. Confesso di avere interrotto la lettura (per riprenderla dopo una pausa) almeno quattro o cinque volte, dato che il ritmo sonnambolico e privo di guizzi mi stava decisamente facendo assopire.
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tarantinato |
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Yellow Kid
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Ma la serie un uomo un'avventura l'hanno mai ristampata? Quello era osare. Storie durissime. In quella di Nolitta(Galeppini sterminano addirittura donne e bambini.
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Brandino |
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Asterix
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La mia preferita in assoluto fu l'Uomo dello Zululand. Grande storia.
Sarebbe l'unica pubblicazione da libreria che comprerei.
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Hieronimus |
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Agente T.N.T.
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Continuano le letture delle serie Bonelli da libreria:
Il Confine vol. 2
I dubbi lasciati dal primo volume vengono sciolti già dal secondo. La narrazione inizia a decollare, inoltre rileggendo primo e secondo volume insieme rivedo anche parte dei primi pareri. La serie è ben scritta, i due personaggi prendono corpo e si rivelano interessanti. Il mistero lascia il lettore con i giusti interrogativi e il finale del secondo volume apre notevoli "porte". A lasciarmi dubbioso sono i disegni. Cannucciari, che non conoscevo, non è malvagio, gradevole e pulito all'occhio... e forse è proprio questo che stona. Con disegnatori più scuri e/o sporchi le atmosfere sarebbero state molto più azzeccate. Comunque promosso e, visto ritardo di questo secondo volume, il terzo per fortuna arriverà già a metà Marzo. Lo consiglio.
P.S. per chi ai tempi di Lucca chiedeva sull'edizione, questa è la prima e unica edizione. Infatti il volume è datato come stampa Ottobre 2019. Come ipotizzano hanno stampato i primi tre volumi insieme per portarli a Lucca e poi da rilasciarli durante l'anno. Quindi ripeto per chi ci tiene questa è la Prima Edizione.
Chanbara vol. 2 (n. 4 considerando i primi da edicola)
Chanbara sta divenendo pian piano tra le mie serie Bonelli preferite. Ed è un peccato non vederla in edicola, perchè non c'è di più bonelliano di un gruppo di "eroi" che gira a raddrizzare torti nel Giappone feudale. Al netto ovviamente di contenuti decisamente espliciti. Nel parlare di questo volume mi soffermo però su le prime tre avventure, tutte di Recchioni/Accardi. Per quanto mi riguarda in termini di scrittura è una delle cose più mature e consapevoli di Recchioni. Si percepisce lo sforzo di pulire il proprio stile, asciugarlo, portarlo all'essenziale e metterlo al servizio di un monumentale Accardi. In particolare Recchioni trova la quadra in questo suo stile "asciutto" con il primo dei volumi da Libreria "Il Lampo e Il Tuono". Si nota un cambio di registro tra i primi tre albi. Il primo molto più classico nell'impostazione narrativa, con la classica avventura di formazione del giovane samurai. Il secondo molto più sporco, cattivo e sanguigno dovuto alla storia di vendetta della protagonista (la mia storia preferita a ora). Il terzo (primo volume librario) molto più leggero e divertito, essendo il racconto ruotare intorno al ronin vagabondo e spaccone. I dialoghi, sempre criticati a Recchioni, diventano motti, corti, veloci e taglienti e non si risente di particolare citazionismi. Ad Accardi non si deve solo vignette e tavole minuziose, ma regola il proprio stile per dare velocità o rallentamento alla narrazione, con disegni essenziali quando la narrazione accelera e piazzando disegni minuziosi quando si ha bisogna di una pausa o un rallentamento.
Venendo al volume uscito a Ottobre "Le Spade del Tradimento" troviamo la Contu e Venturi al posto degli autori originali. La Contu fa un ottimo lavoro, modula lo scritto alla sensibilità della scrittura di Recchioni senza copiare lo stile. Si ha un maggior peso della parola senza però sopraffare la narrazione. E poi da donna piazza alcuni passaggi dove Morte e Sangue si legano e mescolano con l'Eros notevoli. Venturi invece preferisce il dettaglio naturalistico ai disegni. Le tavole e le vignette sono zeppe di tratti e cose da far perdere l'occhio. Il lavoro e buono e si sposa abbastanza bene con lo scritto.
Insomma a ora serie promossa per me e che sarebbe stato bello dare a un pubblico più vasto. In rete Recchioni ha fatto vedere tavole tratte da storie in lavorazione ed è un bel vedere, peccato che avremo un volume all'anno....
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kento |
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Spirito con la Scure
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Prezzo, colori e disegni (belli, ma a mio avviso molto poco "anni 80")mi hanno finora frenato nell'acquisto.... E dire che adoro le storie di Sclavi di quel periodo. Sì, è sicuramente Nico Zardo, cui dobbiamo le a mio avviso mediocri grafiche degli anni '90.
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Triss |
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Sidekick
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QUOTE (kento @ Venerdì, 30-Ott-2020, 11:24) | Sì, è sicuramente Nico Zardo, cui dobbiamo le a mio avviso mediocri grafiche degli anni '90. |
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