LE RAGAZZINE STANNO PERDENDO IL CONTROLLO., Ratigher ed il PRIMA O MAI
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Uomo Mascherato
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QUOTE (ElCero @ Venerdì, 20-Giu-2014, 10:27) | QUOTE (miknit @ Giovedì, 19-Giu-2014, 16:39) | non capisco dov'è la piega nel mio ragionamento...
PS: non ricordo dove e quando, uno dei più talentuosi fumettisti in circolazione, un certo Paolo Bacilieri, disse, con i soldi che ho preso da questo libro ci ho pagato l'assicurazione alla macchina |
non dico mica che hai torto ma mi chiedo nell'esempio che citi, l'editore con quel libro quanto ci ha guadagnato? se ci ha pagato la barca non è giusto se ci ha fatto pari Bacilieri non si deve lamentare di averci pagato almeno l'assicurazione... era questo che intendevo dire.
QUOTE | io mi auguro che si trovi un buon equilibrio e che gli autori possano vivere dignitosamente in base al loro valore |
beh certo, ovvio che questa è la situazione migliore e che chiunque si augura.
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è proprio questo il punto un autore che ci ha messo 1-2 anni a fare un libro prende tipo il 10% dalle vendite per l'autore in questione non fa molta differenza venderne 500 o 1000 copie, comunque è una retribuzione da fame, perchè parleremmo di 500-1000 euro (il costo di un'assicurazione) faccio l'esempio su un volume da vendere a 10 euro l'editore ne INCASSEREBBE 5000-10000 ok le spese, ma non credi che stia guadagnando estremamente di più? senza considerare che la metà dei piccoli editori vendono le copie in fiera, e non mi venissero a dire che quelle vengono dichiarate all'autore, gli mostreranno solo e sempre i dari "scritti" la cosa non funziona, punto. in questi casi l'unica soluzione è saltare i passaggi, saltare il distributore? saltare l'editore stesso come nel caso del Prima o Mai? insomma io credo che bisogna lavorare su questo, mi sembrano tante persone che giocano a fare gli artisti e gli editori, ci dobbiamo mettere in testa che il metodo classico per funzionare deve vendere almeno 5000-20000 copie supportato da edizioni estere, quindi parliamo di roba commerciale, se facciamo roba più autoriale o underground dobbiamo trovare altre strade anche per rispondere a dream-picker, il fumetto non commerciale ha bisogno di essere scovato/ricercato, se vorrai sostenerlo dovrai prenderti questo fastidio ma almeno sarai consapevole di assicurare un guadagno dignitoso all'artista. Quindi soluzioni del genere potrebbero essere il futuro, visti i nuovi mezzi di comunicazione, poi se uno non si sbatte a ricercarli evidentemente non li ama così tanto
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ElCero |
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Tessiragnatele
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QUOTE (miknit @ Venerdì, 20-Giu-2014, 11:08) | QUOTE (ElCero @ Venerdì, 20-Giu-2014, 10:27) | QUOTE (miknit @ Giovedì, 19-Giu-2014, 16:39) | non capisco dov'è la piega nel mio ragionamento...
PS: non ricordo dove e quando, uno dei più talentuosi fumettisti in circolazione, un certo Paolo Bacilieri, disse, con i soldi che ho preso da questo libro ci ho pagato l'assicurazione alla macchina |
non dico mica che hai torto ma mi chiedo nell'esempio che citi, l'editore con quel libro quanto ci ha guadagnato? se ci ha pagato la barca non è giusto se ci ha fatto pari Bacilieri non si deve lamentare di averci pagato almeno l'assicurazione... era questo che intendevo dire.
QUOTE | io mi auguro che si trovi un buon equilibrio e che gli autori possano vivere dignitosamente in base al loro valore |
beh certo, ovvio che questa è la situazione migliore e che chiunque si augura.
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è proprio questo il punto
un autore che ci ha messo 1-2 anni a fare un libro prende tipo il 10% dalle vendite per l'autore in questione non fa molta differenza venderne 500 o 1000 copie, comunque è una retribuzione da fame, perchè parleremmo di 500-1000 euro (il costo di un'assicurazione)
faccio l'esempio su un volume da vendere a 10 euro
l'editore ne INCASSEREBBE 5000-10000 ok le spese, ma non credi che stia guadagnando estremamente di più?
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Prendendo per buoni i dati che fornisci te e dei quali so molto poco ed i dati che hanno fornito altri in altri topic... i vari livelli di distribuzione si prendono circa il 50%, vuoi che stampa, colori e carta non siano un 10-15% come minimo? vuol dire che un editore prende all'incirca un 25%... per carità sempre di più dell'autore ma non mi pare una percentuale "spremi autore" che arricchisce... l'autore se alla fine non è un signor nessuno si vende i portfolio (dove il margine è decisamente più alto per l'autore) le tavole originali e le commission... l'editore si tiene in magazzino tutte le copie invendute.
Ripeto non voglio certo dire che va bene così ma non credo che al giorno d'oggi l'editore sia questo "padrun" che si vuole far credere o che poteva essere negli anni passati.
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miknit |
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Uomo Mascherato
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i tuoi dubbi sono più che leciti
proviamo a fare 2 calcoli:
un autore abbastanza rinomato (sempre non commerciale) diciamo che su una tiratura di 1000 copie l'editore ne vende 700 in 1-2 anni quindi non parliamo di un flop, il flop per me è e rimane un errore imprenditoriale
un volumetto da vendere a 10 euro, quindi un brossurato sempliciotto sappiamo tutti che ogni editore preferisce spendere 0,50 cent o 1 euro in più per ottenere una qualità elevata e poter vendere un volume a 12-15 anche 20 euro dove il discorso cambia totalmente, ma noi facciamo i calcoli su qualcosa di semplice.
l'incasso è 7000 euro retribuzione artista 700 euro costi di stampa non più di 1000 euro (se pagano di più lo stampano nella copisteria sotto casa) 4% d'iva = 40 euro!!! i costi amministrativi non li considero perchè vanno distribuiti su tutte le produzioni dell'editore e come dicevo, si possono ridurre in vari modi.
vorrei darti un altro dato fornitomi da fonti certe, a seconda dell'editore, se piccolo o medio/piccolo, Lucca garantisce 1/3 del sostentamento annuale poi fidati che la distribuzione non fa i miracoli che tutti credono, vendere 1-2 copie a fumetteria non cambia le cose e posso dirti che nella mia fumetteria di Foggia che prende tutto non ho mai visto Trama con questo per dirti che è molto meno influente la distribuzione, è risaputo che per funzionare un minimo se ne devono distribuire una caterba, in misura ridotta ma un pò come per i fumetti da edicola quindi la distribuzione che a quanto sappia ammonta al 40% quanto influirebbe sull'incasso totale? meno di quello che pensi, inoltre ormai tutti gli editori sfruttano i mezzi di comunicazione come facebook e vendono su siti ufficiali dedicati, queste secondo me ne comprende un'altro terzo (1/3)
ci metto anche 400-500 euro di grafico?
tirando le somme sono (considerando 1/3 delle copie distribuite) 233 copie via fiera = 2333 233 copie via sito = 2333 233 copie distribuite = 2333 - 40% = 1400
- artista 700 - stampa 1000 - iva 40 - impaginazione 500
= 3826 (i soldi per campare 3-4 mesi)
artista, lavoro 1-2 anni prende i soldi per campare mezzo mese
(inoltre all'editore resta un magazzino di 300 copie, che trattandosi di un prodotto valido venderà negli anni successivi)
ovviamente questi non sono dati universali, ma medi in base a una produzione che riceve un buon riscontro
con questo non dico che l'editore avrebbe la soluzione in tasca ripeto solo che per questo tipo di produzione con un utenza così ristretta per forza di cose, gli autori devono trovare altre soluzioni, come l'autoproduzione, il crowdfounding, il prima o mai ecc
e comunque resta il fatto che gli editori a prescindere dal rischio, dovrebbero dare il 20-25% all'artista una buona formula (non per l'editore, ma più giusta per l'artista) sarebbe 1/3 i costi , 1/3 all'artista , 1/3 all'editore
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dream-picker |
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Surfista d'Argento
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QUOTE (miknit @ Venerdì, 20-Giu-2014, 11:08) | anche per rispondere a dream-picker, il fumetto non commerciale ha bisogno di essere scovato/ricercato, se vorrai sostenerlo dovrai prenderti questo fastidio
ma almeno sarai consapevole di assicurare un guadagno dignitoso all'artista. Quindi soluzioni del genere potrebbero essere il futuro, visti i nuovi mezzi di comunicazione, poi se uno non si sbatte a ricercarli evidentemente non li ama così tanto |
sei fantastico ..te lo dico con simpatia dal punto di vista teorico non fa una piega l'unico problema è che non faccio nè il ricercatore, nè il mecenate ed ho già due figli a cui dover garantire una vita dignitosa le cose che vorrei leggere, ascoltare, vedere, giocare sono tantissime e so già che non potrò mai averle tutte. per fortuna non avrei neanche il tempo di godermele tutte, per cui la selezione diventa più facile. ciò non toglie che 16 eur son 16 eur. ognuno di noi ha un budget limitato da spendere in fumetti. ci sono stati momenti in cui questa cifra rappresentava il 30% del mio budget, in altri momenti il 10%, in altri era il 100%...e per mesi non ho più comprato nulla, nè fumetti nè romanzi che non provenisse da bancarelle dell'usato per starci dentro. finito quel budget, le sforature vanno ad intaccare altre spese...e con 16 eur ci posso fare un aperitivo a base di mojito in dolce compagnia in un locale figo...dovendo scegliere fra i 2...mi spiace per il fumetto non commerciale vorrei sottolineare che non è un attacco a Ratigher ed alla sua proposta; il fumetto è intrigante e se non bevo troppi mojito prima della fine del mese lo compro. sto parlando in generale del nuovo fumetto non commerciale:non credo sia questo il modo per crearsi un mercato. una consuetudine simile diffusa sarebbe troppo cara per l'utente medio di fumetti. QUOTE | artista, lavoro 1-2 anni prende i soldi per campare mezzo mese |
,,,rendiamo frizzante la discussione... Magnus negli anni d'oro della sua gioventù è arrivato a disegnare 500 tavole al mese, sono 6000 tavole all'anno. ok...i testi erano di Bunker, la moglie gli riempiva di nero gli sfondi ed erano in b&n. dividiamo per 4 (testi disegni chine colori) son 1500 tavole. consideriamo che il formato dell'originale era più piccolo e trasformiamole in 750...ammettiamo che nella grossa produzione si perde in qualità e l'artista non può permetterselo e riduciamo ancora 360 tavole... un anno di lavoro dovrebbero essere almeno 6 brossurati a colori.
che i proventi andrebbero distribuiti più equamente per i creatori delle opere mi trova daccordissimo, però nessun fumettista, agli esordi, è mai campato sfornando una graphic novel all'anno.
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MR. NATURAL
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QUOTE (ElCero @ Giovedì, 19-Giu-2014, 11:38) | Guardare 4 pagine on-line e comprarlo perchè dopo non ci sarà più è un metodo "strano", di sicuro molto diverso dal mio modo di acquistare normalmente un fumetto, e presumo anche di molti altri. |
appena posso leggervi intervengo anche sugli altri argomenti (felicissimo che si stia affrontando proprio qui). per il resto volevo solo dire che non è assolutamente così, se metti da parte il sistema delle edicole (che non è un sistema specializzato e sopratutto standardizzato), il mercato fumettistico è di ultra nicchia, ci sono pochissime fumetterie specializzate in Italia, ed ancora meno che siano da reputare professionali in tutto e per tutto. quindi no, molti altri non hanno il tuo metodo per giudicare un fumetto prima. ma presumo che tu abbia già capitop che nello specifico qui è anche una scelta "politica", ratigher si sbatte per eludere completamente un sistema che in definitiva non gli farebbe pubblicare questo fumetto, e noi gli "pariamo il culo" per non fargli anche perdere dei soldi...te capì? p.s. imho la soluzione migliore sarebbe andare dal proprio fumettaro e spiegargli questa situazione, magari prende un pò di copie ed a voi fa lo sconto (io sto facendo così), sono sicuro che all'autore può solo far piacere vendere tante copie a pochi che non poche a tanti (proprio per problemi pratici).
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miknit |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (dream-picker @ Lunedì, 23-Giu-2014, 18:13) | QUOTE (Paolo Papa @ Lunedì, 23-Giu-2014, 17:27) | tutto quello che volete ..... ma avete letto "trama"?
no, perché per me basta averlo letto per affidarmi ciecamente all'autore e decidere di spendere qualche soldino in più del "normale" per sostenerlo. |
infatti. lo ripeto.
le mie considerazioni non vogliono essere disprezzative del lavoro di Ratigher, ne una critica ad personam al suo canale distributivo.
sono considerazioni generali sul mercato del fumetto alternativo.
io trama purtroppo non l'ho letto. prima di questo thread non sapevo neanche dell'esistenza dell'autore. se l'avessi visto in fumetteria probabilmente l'avrei comprato.
il problema qual'è: la fumetteria più vicina ce l'ho a 30 km di distanza e dovrei andarci apposta e magari aprire una casella.
per chi abita nei paesini il luogo principe per comprare i fumetti resta l'edicola.
puntare su distribuzioni in fumetteria od online non consentirà mai una certa visibilità e li confinerà cmq ad un prodotto di nicchia...
per cui supportiamo pure Le ragazzine... ma per il futuro o questi nuovi autori trovano il sistema di raggiungere il grosso pubblico attraverso canali più tradizionali, meno remunerativi forse, ma più capillari...oppure, restando nell'underground la vedo dura.
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anche tu, soprattutto per la firma comunque tu hai le tue ragioni e nessuno le mette in dubbio, anche io non ho fumetterie, anzi ce l'ho a 100 km di distanza forse non riesco a mettermi bene nei vostri panni perchè sono sempre stato più attratto dalle robe "underground" e questo mi ha portato SEMPRE a bazzicare il web, spulciarlo alla ricerca di veri tesori nascosti e ordinare ormai il 95% della roba su internet credo ci siano due tipi di lettori, quelli come me, che sono estremamente selettivi e quindi fanno di tutto per informarsi e procurarsi ciò che rientra nei propri gusti, ben venga se riuscendo a portare più soldi agli artisti e poi ci sono quelli come te (o come ero io 5-6 anni fa) che amo definire "onnivori" quindi si trovano costantemente di fronte a una scelta tra millemila prodotti il tuo pensiero è giustissimo e la conlcusione è sempre la stessa, ti stuzzica abbastanza questo prodotto, prendilo! Non avendoti convinto pienamente avresti preferito sfogliarlo, lascialo lì! ma "contestare" il metodo non ha senso, perchè se è arrivato anche a te, evidentemente funziona PS: se non lo prenderai potresti pentirtene veramente, PRIMA o MAI wha wha wha!
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