POLITICA ESTERA, Vol. V
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Imperatrice spifferona
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E' di un morto e due feriti il bilancio degli scontri con le forze dell'ordine a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, a margine delle proteste organizzate dalle associazioni cattoliche contro il Presidente Joseph Kabila. L'uomo deceduto, un trentenne, è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco al petto.
Le proteste si sono tenute in diverse città del Paese e sono state represse dalle forze di polizia, dispiegate davanti a tutte le chiese cattoliche, dopo che sabato le autorità congolesi avevano vietato la manifestazione.
Kabila, in carica dal 2001, si sarebbe dovuto dimettere dopo il secondo mandato nel dicembre 2016 ma, grazie all'apporvazione di un'apposita legge, è potuto rimanere al suo posto.
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Peter Parker |
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Imperatrice spifferona
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(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Nuova parziale apertura verso le donne in Arabia Saudita. Per la prima volta potranno arruolarsi nell'esercito ma senza combattere. lo riporta la Bbc. I requisiti richiesti alle donne che vogliono diventare soldati sono 12 tra i quali la cittadinanza saudita, l'età tra i 25 e i 35 anni, il diploma di scuola superiore. Si tratta dell'ultima riforma in favore delle donne adottata dal re saudita Salman dopo l'autorizzazione a guidare, ad andare allo stadio e ad avviare imprese senza il consenso di un uomo. Tuttavia le associazioni per la difesa dei diritti umani fanno notare che rimane ancora in vigore la più odiosa delle restrizioni imposte alle donne in Arabia Saudita: la figura del 'guardiano'. Un uomo - padre, marito, fratello e figlio - al quale la donna deve chiedere il permesso per sposarsi, viaggiare e, in alcuni casi, lavorare o sottoporsi a cure mediche. Nel caso dell'esercito, ad esempio, la nuova misura impone alle donne che il loro 'guardiano' viva nella stessa provincia nella quale saranno dislocate.
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MrGarak |
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RIAD - La rivoluzione, ancora una volta, arriva di notte: da qualche mese sono le ore notturne quelle in cui un Paese a lungo immobile come l'Arabia saudita fa i più rivoluzionari dei suoi annunci. Ieri è accaduto di nuovo quando re Salman dell'Arabia Saudita ha firmatodopo la mezzanotte i decreti reali con i quali ha rimosso i vertici dell'esercito saudita, responsabili tre anni di disastrosa campagna militare in Yemen. Rimossi in un colpo solo il capo di Stato maggiore delle Forze armate di Riad, il generale Abdulrahman bin Saleh bin Abdullah Al-Bunyan, e il comandante dell'aeronautica saudita, il tenente generale Mohammed bin Awadh bin Mansour Suhaim, il comandante delle Forze di terra, il tenente generale Fahd bin Turki bin Abdulaziz Al Saud. E poi il vice ministro degli Interni e il vice ministro degli Esteri.
A provocare la decisione appunto, l'andamento della guerra in Yemen, iniziata tre anni fa dall'erede al trono Mohammed Bin Salman con l'annuncio di una rapida vittoria. Ma che si è prolungata in un conflitto infinito, che ha fatto migliaia di morti e ridotto alla fame il Paese più povero della penisola arabica. E che sta svuotando le casse saudite, già prosciugate dalla diminuzione dei prezzi del petrolio.
Nello stesso decreto, una nomina altamente simbolica: quella di una donna, Tamadhir bint Yosif al-Rammah, come vice ministro del Lavoro e dello Sviluppo sociale. La nomina di al-Rammah arriva nell'anno in cui l'Arabia Saudita si prepara a permettere alle donne di guidare, a partire da giugno e punta a inserire un numero crescente di donne nel mercato del lavoro, sempre per rispondere alla crisi economica provocata dal crollo delle rendite legate al petrolio.
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MrGarak |
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QUOTE (Comics Boy @ Martedì, 27-Feb-2018, 11:37) | QUOTE (MrGarak @ Martedì, 27-Feb-2018, 10:25) | |
Più o meno le stesse frasi che si sono dette per anni per giustificare i bombardamenti israeliani su Gaza.Chissà perché per Netanyahu non andava bene e per Assad sì...
Comunque a Gutha non c'è l'IS ed al Nusra,che ha cambiato nome da qualche tempo,proprio in questi giorni si sta scontrando pesantemente con le altre fazioni ribelli finanziate della Turchia nel governatorato di Idlib che le hanno fatte sloggiare da diversi centri cittadini.Anche a Damasco i qaedisti sono stati invitati a levare le tende e sembra che sia proprio il regime a sbarrargli la strada,dato che finché rimangono hanno un pretesto per violare la tregua.
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Si.
Vabbè, come dici tu.
Resta il fatto che Ferrari è uno che del Medioriente scrive da anni, e se permetti la sua opinione mi interessa abbastanza e per me conta qualcosa, la tua invece zero completo.
Soprattutto perché è un piacere che anche il Corriere si sia accorto che il sedicente Osservatorio per i diritti umani in Siria è composto in realtà di una sola persona col culo al caldo a Londra. La stessa fonte, suppongo, dell'Auschwitz di Assad.
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (MrGarak @ Martedì, 27-Feb-2018, 11:58) | Resta il fatto che Ferrari è uno che del Medioriente scrive da anni, e se permetti la sua opinione mi interessa abbastanza e per me conta qualcosa, la tua invece zero completo.
Soprattutto perché è un piacere che anche il Corriere si sia accorto che il sedicente Osservatorio per i diritti umani in Siria è composto in realtà di una sola persona col culo al caldo a Londra. La stessa fonte, suppongo, dell'Auschwitz di Assad. |
No,non è la stessa fonte. Non conosco Ferrari,ma ciò che ho scritto è facilmente confermabile. L'Osservatorio non lo seguo,ma mi risulta abbia contatti con gente del posto ed è talvolta utilizzato anche da sostenitori di Assad quando si tratta di denunciare i crimini dei ribelli. Sulle carceri del regime ti potrei consigliare ,facendo appello alla tua buona fede. Anche il servizio fotografico di Cèsar non mi risulta sia stato smentito. Comunque non hai risposto alla mia osservazione su Gaza...
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MrGarak |
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QUOTE (lasec @ Martedì, 27-Feb-2018, 13:09) | Però Garak, da parte tua non si può notare un atteggiamento apertamente ipercritico, e parlo nel senso filologico.
Mi sembra paradossale derubricare le operazioni di Gutha che, in realtà, sono parallele ai fatti di Afrin, con buona pace di chi si lamentava del fallimento del patto di Astana. |
Capisco le riserve sul mio atteggiamento.
Però, a ben, guardare, la propaganda si scopre tra le righe. Non è la prima volta che i giornali si lasciano sfuggire un po' di verità in un mare di cazzate. L'Auschwitz di Assad finora è stata la più grossa di tutte. Mai confermata, anzi, ridimensionata nelle solite terze pagine. L'ultima volta che si parlò di un presunto bombardamento chimico da parte di Assad (è dai tempi di Saddam che prima di un immancabile attacco americano si fa riferimento a presunte armi chimiche, nulla di nuovo) tutti i giornali da giorni insistevano sui bombardamenti russi di Damasco che "massacravano la popolazione civile", poi Repubblica (magari potessi ritrovare l'articolo) si lasciò scappare che dopo l'apertura del corridoio umanitario di giorni prima erano rimasti in città, in realtà, "solo famiglie e collaboratori dei ribelli" (della serie: salutiamo la nostra affezionata lettrice Grazia Graziella).
Ora Ferrari lo dice a chiare lettere, e nota bene, è del Corriere e non di Russia Today o Sputnik: le parti coinvolte, TUTTE, stanno facendo porcherie inumane, tra le quali uso spregiudicato di scudi umani e guerra di propaganda (il sedicente Osservatorio per i diritti umani in Siria, come già ho detto, composto in realtà di una sola persona col culo al caldo a Londra... e io questo lo sapevo già, da un sacco di tempo e non certo leggendo Repubblica).
Come si fa a fidarsi? Se devo scegliere a chi credere preferisco le mie fonti di riferimento, grazie.
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"La stupidità degli altri mi affascina, però preferisco la mia". Ennio Flaiano
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