Le Storie 54 - La Mano Nera, Onofrio Catacchio
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Fletto i muscoli e sono nel vuoto
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Soggetto: Onofrio Catacchio
Sceneggiatura: Onofrio Catacchio
Disegni: Onofrio Catacchio
Copertina: Aldo Di Gennaro
All’alba del Ventesimo secolo, New York è una città in fermento. Un brulicante formicaio di ambizioni, speranze, miserie e fortune che giungono dal Vecchio Mondo, a bordo delle navi che solcano l’Atlantico. Il sovraffollato quartiere di Little Italy, in particolare, è divenuto culla di una nuova, spietata confraternita criminale che la polizia della Grande Mela è costretta a fronteggiare… Joe Petrosino è l’uomo giusto al posto giusto: insieme alla sua squadra speciale – l’“Italian Branch” – sa come muoversi nelle ombre e nei vicoli della metropoli per rispondere colpo su colpo alle trame omicide della… Mano Nera.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Ennesima copertina da incorniciare di Aldo Di Gennaro, altrettanto mirabili i disegni di Catacchio così come la ricostruzione degli ambienti e la caratterizzazione grafica dei personaggi. Sulla storia invece sono rimasto un poco deluso. A dispetto del titolo, non c'è praticamente nessuno scontro con la criminalità organizzata se non un siparietto iniziale. Il tutto si traduce nell'ennisima indagine da gialletto da quattro soldi. L'Italian Branch poi è così numeroso, che della maggior parte dei suoi membri non c'è altro che una caratterizzazione fisica: troppi personaggi in troppe poche pagine. Storia tutto sommato piacevole e lineare, ma mi aspettavo qualcosa di molto diverso e più ambizioso.
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1ela |
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Little Nemo
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Parecchio deluso. Scrittura elementare, disegni scolastici, logorroico, ripetitivo.
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kento |
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Spirito con la Scure
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I disegni mi sono piaciuti molto, specie nel sapere ricreare le atmosfere dell'epoca. A livello di trama, invece, concordo con l'ha definita un'occasione persa. Peccato, perché l'idea era molto buona e Catacchio era partito davvero bene, parlando di stranieri, di immigrazione e problematiche sociali... Nel prosieguo purtroppo la sceneggiatura si sfilaccia un po' quando prende il sopravvento la componente gialla, che a mio modo di vedere viene risolta anche in maniera piuttosto goffa. Le ultime pagine sono poi dilatate, quasi superflue, quasi che l'autore sia stato costretto ad inserirle per arrivare alla fatidica tavola 110. Intanto il mese prossimo verrà pubblicato un "eastern" del compianto Morales: le premesse per una bella Storia ci sono tutte.
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Znort |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (1ela @ Lunedì, 13-Mar-2017, 12:44) | Parecchio deluso. Scrittura elementare, disegni scolastici, logorroico, ripetitivo. |
Disegni scolastici a Catacchio direi anche no. La sua è una sintesi più che voluta. Che poi il suo stile non sia di tuo gusto è un altro discorso.
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gattonelegante |
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Yellow Kid
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Deludente banale mi aspettavo molto di più direi un albo da insufficienza in una collana comunque di buon livello
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Blizzard |
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Sidekick
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Copertina molto bella come Di Gennaro ormai ci ha abituati.
Disegni che non sono molto nelle mie corde, ma su cui non ho comunque nessun appunto da fare in negativo.
Storia debole. Deludente. Davvero mi aspettavo qualcosa di meglio. Il soggetto era interessante ma a mio avviso poteva e doveva essere sviluppato in maniera differente. Ho come la sensazione che l'autore stesso ad un certo punto abbia perso il filo del discorso. O meglio, che abbia tentato di rendere in fumetto la stessa atmosfera che si respira in film come "Quei bravi ragazzi", "untouchables" o uno degli altri titoli sull'argomento con regia a firma Scorsese o interpretati da De Niro come attore. Soltanto che in un fumetto che inizia e finisce in un albo è difficile riuscirci. Inoltre dopo poco più di 100 pagine la storia era già conclusa e ci si ritrova di fronte a quello che a me sembra un lungo e superfluo spiegone per arrivare alle pagine necessarie. Davvero troppi personaggi per poterli caratterizzare adeguatamente ed infatti diventa anche difficile ricordare chi fa cosa. Peccato, davvero un peccato. Tuttavia nonostante ciò, non me la sento di bocciarlo del tutto. In una collana che regala ogni mese una mezz'ora divertente, questo albo può comunque starci.
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rimatt |
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Barbaro Cimmero
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A me è piaciuto. Non un racconto memorabile, ma piacevole sì. Sicuramente caotico (le vicende si accavallano e c'è molta carne al fuoco), sicuramente grezzo (zero approfondimento psicologico, personaggi solo nominati e per nulla caratterizzati), ma anche vigoroso ed energico almeno come il tratto di Catacchio. C'è atmosfera, c'è ritmo (la frenesia dell'attività di Petrosino & co. è ben trasmessa), ci sono dei disegni che sono in grado di restituire ottimamente l'atmosfera dell'epoca: io mi sono divertito. Le vette della collana sono altre, d'accordo, ma questo è un validissimo numero "medio".
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lenuvoleparlanti |
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Occhio di Agamotto
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QUOTE (rimatt @ Giovedì, 16-Mar-2017, 12:41) | A me è piaciuto.
Non un racconto memorabile, ma piacevole sì. Sicuramente caotico (le vicende si accavallano e c'è molta carne al fuoco), sicuramente grezzo (zero approfondimento psicologico, personaggi solo nominati e per nulla caratterizzati), ma anche vigoroso ed energico almeno come il tratto di Catacchio. C'è atmosfera, c'è ritmo (la frenesia dell'attività di Petrosino & co. è ben trasmessa), ci sono dei disegni che sono in grado di restituire ottimamente l'atmosfera dell'epoca: io mi sono divertito.
Le vette della collana sono altre, d'accordo, ma questo è un validissimo numero "medio". |
D'accordo con te, poi a me Caticchio piace La storia mi ha fatto ricordare una serie che adoravo ma che ahimè non è stata pubblicata tutta, parlo di; Il silenzio e il sangue della mitica (anche se quasi tutta incompleta ) Le Avventure della Storia
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Ricky91 |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (Angelo1961 @ Lunedì, 13-Mar-2017, 08:41) | Fossero tutti così, anzichè Nobody, l'abisso o No smoking.
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Cioè tre dei migliori albi della collana
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